Capaccio, incontro su gestione reflui: focus sul Sele e i corsi d’acqua

L'iniziativa promossa dal Comitato "Non inquino la mia terra"

Di Redazione Infocilento

Il convegno tenutosi in sala Erica a Capaccio Scalo lo scorso 22 febbraio, organizzato dal Comitato “Non inquino la mia terra” ha rappresentato un ulteriore momento di approfondimento e di confronto tra decisori politici, mondo della ricerca, associazionismo e cittadinanza attiva che con passione e interesse hanno analizzato problematiche e soluzioni per dare risposte concrete alle problematiche connesse allo smaltimento dei reflui zootecnici e allo stato di salute dei corsi d’acqua a seguito del monitoraggio del fiume Sele realizzato dalla Goletta Verde di Legambiente.

Michele Contegiacomo, coordinatore del convegno, evidenzia come nell’ambito sia emersa forte la volontà di tutte le componenti di mettere a sistema conoscenze e competenze per fornire validi contributi ad una emergenza non più rinviabile e come sia importante in tale ottica  costituire un piano di coordinamento territoriale.

Di particolare rilievo gli interventi dei ricercatori dell’Università di Salerno Stefano Castiglione e Angelo Zoppi che hanno focalizzato i loro interventi sulla fitodepurazione e sull’incidenza dei nitrati sui terreni. Fornendo spunti utili per differenziare l’impiantistica necessaria per trasformare l’attuale fase emergenziale in un’opportunità e per realizzare quella filiera indispensabile per dar vita ad un’economia circolare che fa della sostenibilità la sua mission.

Gli interventi di Antonio Briscione, Presidente della Riserva Fluviale Sele/Tanagro  e di Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum hanno posto l’accento sulla complessità delle problematiche e sul grande impegno delle istituzioni da essi rappresentate per la loro definitiva soluzione, il tutto in piena sinergia con la Regione Campania, che come è noto ha elaborato un piano straordinario regionale per risolvere l’emergenza. Non è mancato, il contributo del Presidente della BCC di Capaccio Paestum Rosario Pingaro che mettendo la sostenibilità ambientale anche come fattore economico al centro del suo intervento  ha informato che la BCC è pronta a sostenere gli operatori del settore per l’adeguamento delle loro aziende.

Interessanti i dati presentati, dal team di Legambiente che ha effettuato il monitoraggio del fiume Sele e degli altri fiumi della Campania presentati dalle volontarie Francesca Cecconi e Francesca Montuoro. Dei punti del Bacino del Sele oggetto del monitoraggio lo stato di qualità del fiume è risultato “Elevato” per i campioni prelevati nei comuni di Caposele, di Contursi Terme e di Serre. Differentemente, il punto prelevato nel comune di Capaccio alla foce ha mostrato uno stato di qualità “Cattivo”, evidenziando quindi un peggioramento della qualità chimica delle acque. Nel concludere i lavori la presidente di Legambiente Campania ha posto al centro del suo intervento la necessità di acquisire la consapevolezza che l’agroindustria del settore lattiero caseario della piana del Sele con i suoi 90.000 capi bufalini, richiede un’impiantistica che generi un circolo virtuoso basato sulla sostenibilità e sulla circolarità. Una grande opportunità per dare concretezza al cosiddetto green new deal sul nostro territorio.

Il Comitato “Non inquino la mia terra”, attraverso una nota, nel ringraziare tutti gli ospiti e i tanti convenuti,  “invita il Comune a realizzare un piano di coordinamento locale al fine di valutare e controllare il numero di impianti di trattamento e valorizzazione dei reflui zootecnici, tenendo conto del reale fabbisogno territoriale, di mercato e dell’impatto sull’ambiente visto che la costruzione di un qualsiasi impianto sia di digestione anaerobica che di fitodepurazione a fanghi attivi debba essere vagliata attentamente”. Il Comitato fa sapere che continuerà ad essere vigile, fattivo e propositivo per tenere fede all’impegno assunto il 13 agosto 2019: Io non inquino la mia terra.

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