Con delibera di Giunta, il Comune di Capaccio Paestum recepisce e approva l’Accordo Territoriale per i contratti di locazione agevolati. Documento che, come previsto dalle procedure che lo regolano, era stato precedentemente sottoscritto da dodici organizzazioni di settore: Sunia, Unione Inquilini, Sicet, Uniat, Assocasa e Federcasa in rappresentanza degli inquilini; APPC, Unione Piccoli Proprietari Immobili, Federproprietà, Confabitare, Unioncasa e Confedilizia in rappresentanza dei proprietari.
Al centro dell’Accordo Territoriale vi è l’individuazione di “zone urbane omogenee”, stabilendo per ciascuna di esse “fasce di oscillazione del canone di locazione”. All’interno di queste fasce “le parti contrattuali private, tenendo conto delle caratteristiche dell’abitazione” possono concordare l’effettivo canone di locazione. Tre le aree omogenee individuate, ciascuna delle quali corrispondente a fogli catastali segnalati con precisione. In linea di tendenza, l’Area Omogenea 1 coincide con Capaccio Capoluogo mentre l’Area Omogenea 2 ricomprende le località Rettifilo-Vannulo, Borgonuovo, Cafasso, via Capo di Fiume, Capaccio Scalo, Ponte Barizzo, Gromola, fascia costiera, Licinella, Laura e Paestum. Tutto ciò che corrisponde ai restanti fogli catastali rientra invece nell’Area Omogenea 3.
A ciascuna delle tre zone corrispondono poi valori di locazione minimi e massimi, calcolati a metro quadro e su base mensile. Per l’Area Omogenea 1 si va da 2,30 euro a 3,10 euro; per l’Area Omogenea 2 da 2,80 euro a 4,50 euro; per l’Area Omogenea 3 da 2,40 euro a 3,60 euro. D’intesa fra le parti, i valori possono essere incrementati fino a un massimo del 30% per abitazioni costruite o completamente ristrutturate negli ultimi tre anni, per quelle localizzate in fabbricati unifamiliari e con annessa area giardino e le bifamiliari non ricomprese nell’elenco delle “strade di maggior interesse commerciale” (fascia costiera urbanizzata in località Laura; Capaccio Scalo nel tratto commerciale di via Magna Graecia e viale della Repubblica; zona circostante e interna all’area archeologica).
Altre possibilità d’incremento dei canoni di locazione, in forme e percentuali differenti, riguardano, fra l’altro, i contratti di durata superiore a tre anni, gli immobili completamente arredati o “forniti di ampia e libera veduta” e quelli con superfici inferiori agli 80 metri quadrati. Per gli immobili superiori a 130 metri quadri è possibile invece concordare una riduzione fino al 30% del valore del canone.