Un 45enne di Sanza è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione alla pena di 3 anni ed 8 mesi di reclusione e 1200 euro di multa per aver tentato di estorcere 2000 euro dopo il furto di un cane attraverso il sistema del “cavallo di ritorno”.
I fatti risalgono al 2013, vittima dell’estorsione è un allevatore di cani residente a Sassano che qualche giorno dopo il furto venne contattato telefonicamente dal 45enne che gli propose il cosiddetto “cavallo di ritorno” anzi in questo caso “cane di ritorno” concordando con lui un incontro presso il cimitero di Buonabitacolo, dove gli avrebbe consegnato il suo cane in cambio della somma contante di 2000 euro.
L’allevatore avvisò i carabinieri che lo arrestarono in flagrante dopo la consegna dei soldi in contanti e la restituzione del cane al proprietario.