Dalla Polonia un acquerello del XVI secolo
Un’importante testimonianza che proviene dalla Polonia, ci attesta del “Miracolo dei pesci” di San Francesco d’Assisi, avvenuto ad Agropoli nel 1222. Il disegno è custodito nell’Archivio delle Incisioni della Biblioteca Universitaria di Varsavia. Il complesso è formato da due edifici distinti: la struttura a mezzaluna, ospita negozi e un bar; la seconda si sviluppa su sei piani ed alcuni degli spazi al suo interno, sono occupati da attività commerciali, tra cui una sala da bowling. Tra i due edifici si snoda un passaggio con copertura a vetri. L’attrazione principale è il giardino sul tetto, uno dei più estesi d’Europa. Nella biblioteca si può ammirare una considerevole collezione di libri, di poster e di antichi disegni.
Scheda del disegno:
Titolo: San Francesco parla a pesci;
Autore: anonimo, scuola tedesca;
Descrizione: Il Santo siede su una barca e parla ad un grande pesce, visibile tra le onde; a destra, quattro personaggi ammirano l’evento, seduti sulla riva del mare; sullo sfondo, un promontorio dove svetta un arroccato paese;
Data: XVI secolo;
Tecnica: carta di supporto, acquerello, xilografia, copia troncata;
Dimensioni; mm. 81 x mm.101;
Inventario: b.r. 15408.
Dal periodico “Frate Francesco”, rivista di Cultura Francescana d’Assisi, un’interessante testimonianza del 1924
Direttamente da Assisi un’altra inedita ed interessante testimonianza sulla presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli e del “Miracolo dei pesci”, pubblicata nel 1924 dal periodico “Frate Francesco” rivista di Cultura Francescana”, organo ufficiale del Comitato Religioso per le onoranze a San Francesco d’Assisi, nel 7° centenario della sua morte (1226-1926). Rivista pubblicata ad Assisi; Editore: Chiesa Santa Maria degli Angeli; Tipografia: Porziuncola, 1924.
Ecco il testo: (…) E’ tradizione che un giorno ad Agropoli, in quel di Salerno, l’Apostolo d’Assisi operasse un Miracolo consimile a quello che doveva rendere tanto celebre il Taumaturgo di Padova. Recatosi laggiù a predicare, l’Assisiate trovò che il popolo, cedendo a diaboliche suggestioni, non voleva saperne di ascoltare la parola del Signore. Allora Francesco scese verso la spiaggia e chiamò a raccolta i pesci del mare, che accorsero in grande moltitudine a udire con devozione la predica del mite giullare del buon Dio (…).
Dall’Inghilterra, una stupenda e policroma Vetrata del 1930
La ricerca inizia sabato 25 gennaio, partenza in aereo, destinazione Aeroporto London Gatwick (LGW) e quindi in auto a Mells, un bellissimo villaggio della Contea inglese del Somerset. Mells è consigliata per delle lunghe e salubri passeggiate, per gli ottimi ristoranti dove gustare le specialità locali e per i numerosi luoghi storici da visitare. L’attuale struttura della chiesa di Sant’Andrea risale alla fine del XV secolo ed è stata restaurata a metà XIX secolo. La torre del 1446, ha un orologio del XVII secolo ed un grande anello in ferro con 8 antiche campane. All’interno troviamo numerose statue in marmo bianco, un altare in marmo policromo ed una fonte battesimale di età normanna. Nel 1850 circa, sono state posizionate numerose vetrate di rara bellezza e nel 1930, in memoria di Sir John Francis Horner (1842-1927), un avvocato che viveva nel maniero di Mells, fu inaugurata la vetrata dedicata a San Francesco d’Assisi, realizzata dalla Glass House di Fulham. La vetrata fu disegnata da Sir William Nicholson (5 febbraio 1872–16 maggio 1949), pittore britannico di nature morte, paesaggi, ritratti, incisore del legno, litografo ed illustratore. La vetrata è grande 3 m. circa per 5 m. circa.
Descrizione della Vetrata:
In basso a sinistra, tra una moltitudine di pesci, c’è una pergamena dov’è presente una dedica che tradotta in italiano recita: “Sir John Francis Horner che ha adorato Dio in questa cappella per tutti gli anni della sua vita. A cui Dio ha dato un cuore saggio e comprensivo. Un uomo come questo entrato nell’eredità della pace e tranquillità”;
al centro, la Vergine Maria con Gesù Bambino. San Francesco d’Assisi nutriva verso Maria un’ardente venerazione, che a quel tempo era veramente autentica, non ridotta a forme devozionistiche. Il modo di rivolgersi alla beata Vergine nelle sue preghiere e i titoli di gloria e grandezza a lei dedicati sono, seppur brevi, di straordinaria bellezza e rivelano la sua profonda devozione. Una notte del 1216, San Francesco d’Assisi, nella chiesetta della Porziuncola, era immerso nella preghiera e nella contemplazione. All’improvviso, vide apparire sopra l’altare, il Cristo rivestito di luce e alla sua destra la Madonna, circondati da una moltitudine di Angeli. Gli chiesero che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. San Francesco implorò di concedere ampio e generoso perdono a tutti coloro che avrebbero visitato la Porziuncola. Il Signore accolse la sua richiesta, ma San Francesco avrebbe dovuto comunicarlo al Papa. Il Santo si presentò subito dal Pontefice Onorio III, che in quei giorni si trovava a Perugia, che lo ascoltò ed approvò l’indulgenza;
a destra sono raffigurati il “Miracolo dei Pesci” ed il “Miracolo degli Uccelli”. Ancora una volta, come in precedenti testimonianze, i due Miracoli sono rappresentati insieme. San Francesco d’Assisi da una scoglio predica ad una moltitudine di pesci e di uccelli.
Secondo alcuni critici, nella vetrata troviamo rispetto, semplicità, sobrietà…è l’immagine del Santo ambientalista ed animalista che adora la Madonna ed il Bambino. La mia ricerca, sulla presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli, continua con altre importanti ed inedite testimonianze, che presenterò nelle prossime settimane.