PIAGGINE. “ Che senso ha il Comitato ora che ha compreso l’impossibilità del parroco fisso a Piaggine? Quegli striscioni ancora appesi. Suvvia, è ora di chiudere questo capitolo”. Lo dichiara Nicola Rizzo, presidente del consiglio e insegnante, all’indomani della venuta a Piaggine del vescovo della diocesi di Vallo della Lucania Ciro Miniero, la scorsa domenica (leggi qui). In quella occasione sua eminenza, dopo aver celebrato la messa, ha ricevuto una delegazione del Comitato che da mesi rivendicava un parroco fisso a Piaggine.
Parroco fisso a Piaggine: una richiesta inesaudibile
“Mi pare di aver capito che il Comitato si è fatto capace sull’impossibilità di avere in “esclusiva” un parroco. Monsignor Miniero lo ha detto con grande sincerità ed ho notato che il suo messaggio è arrivato. Ora tra noi c’è don Domenico Sorrenti. Il Comitato ora vorrebbe scegliersi quale parroco deve dire messa? Una volta protesta per il parroco fisso, poi per chi deve celebrare messa? E’ come a scuola. Puoi scegliere in quale istituto mandare i tuoi figli, ma non puoi sceglierti l’insegnante”, dice Rizzo
Stop al Comitato
Il presidente del consiglio poi aggiunge: “Lo dico da cittadino, da insegnante, da consigliere: sarebbe ora di mettere la parola fine al Comitato che, ribadisco, avendo compreso l’impossibilità del parroco fisso, dovrebbe ora cessare di esistere. Io non sono né pro don Loreto né pro don Domenico. È il vescovo che conosce dinamiche e possibilità. Io confido in lui”.
Quindi Rizzo conclude con un appello ai suoi concittadini: “Sento il dovere di dire ai miei concittadini che ancora agitano il Comitato di sciogliersi, prima era legittimo ma ora è un non senso”.