PIAGGINE. “Il Vescovo ci ha ascoltati e ci ha dato un segnale di comprensione e di apertura. Il comitato non è nato grazie a qualcuno è nato spontaneamente da un gruppo di cittadini che portano avanti una battaglia con il solo scopo di fare bene per il proprio paese senza interesse personale alcuno”. E’ quanto sostengono dal Comitato in risposta a Nicola Rizzo, presidente del consiglio, che chiedeva il suo scioglimento. “Quindi – fanno sapere – il comitato non si scioglierà per volere di qualcuno, si scioglierà quando sarà trovata una soluzione e crediamo fortemente che venga trovata insieme al Vescovo Miniero”.
“Quello che portiamo avanti è un dialogo tra le parti, il dialogo come metodo per entrare nelle necessità del Paese e dei cittadini – aggiungono – come accade in ogni democrazia crediamo sia lecito chiedere un confronto soprattutto quando si parla di portare avanti richieste di un gruppo numeroso di cittadini che in questi mesi sono stati delusi e amareggiati”.
Quanto agli striscioni affissi in paese dal comitato precisano che “sono stati un segnale di provocazione nel momento in cui nessuno ci ascoltava, sugli striscioni sono riportate preghiere e passi del Vangelo, non sono offensivi e non sono forconi. Piaggine è un paese libero fatto di persone educate e domenica lo abbiamo dimostrato accogliendo con gentilezza il Vescovo Miniero deludendo qualcuno che forse pensava ci sarebbero stati atti violenti e provocatori”.