Via libera agli incentivi per i nuovi impianti di produzione di energia elettrica da biogas, biometano e digestato di potenza inferiore a 300 kW per favorire lo sviluppo di strategie innovative e sostenibili. Si tratta di un importante risultato raggiunto dalla Coldiretti, grazie all’approvazione dell’emendamento al Milleproroghe, anche per il territorio salernitano dove insistono migliaia di aziende agricole e zootecniche: la notizia è stata accolta positivamente dalla Bcc di Aquara in quanto si tratta di un intervento tanto atteso dalle imprese locali impegnate da tempo in un difficile processo di innovazione per lo sviluppo sostenibile.
La misura riapre, infatti, i bandi, nell’anno in corso, per l’ammissione agli incentivi per i nuovi piccoli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Una norma che riguarda sistemi nell’ambito del ciclo produttivo di un’impresa agricola e di allevamento e che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di economia circolare diretti a salvaguardare e a migliorare la qualità dell’ambiente e a garantire un utilizzo efficiente e razionale delle risorse naturali.
“Si tratta di un importante risultato per le imprese agricole e zootecniche della provincia di Salerno – ha dichiarato Vito Busillo, presidente della Coldiretti Salerno, commentando la notizia a margine di un incontro con il direttore generale Antonio Marino – una misura che aiuterà a sostenere l’economia circolare senza sprechi e sostenere i primati green dell’agricoltura locale. È un passo notevole per il comparto zootecnico, dove, ad esempio, si producono grandi eccellenze di altissima qualità. Si torna così ad utilizzare la sostanza organica anche per contrastare la preoccupante desertificazione dei terreni”.
L’approvazione dell’emendamento completa il sostegno alle energie rinnovabili di origine agricola che Coldiretti ha fortemente chiesto, ricordando come già la legge di stabilità abbia previsto il diritto di continuare ad usufruire di un incentivo sull’energia elettrica anche agli impianti alimentati a biogas con obbligo di utilizzo di almeno il 40% di effluenti zootecnici entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2007 che non abbiano avuto modo di riconvertire la produzione di biometano per effetto dei ritardi nella fase di approvazione e quindi di attuazione del DM 2 marzo 2018 di incentivazione del biometano.