In realtà le Pit Bike sono nate negli anni ’80 grazie alla casa giapponese Honda che lancia per la prima volta sul mercato una piccola moto con un propulsore a 50 cc a quattro tempi.
Ma il successo atteso non viene accolto dalle risposte del mercato, e le pit bike vennero accantonate e mai commercializzate.
Le pit bike vengono ri-lanciate nel 2000 negli Stati Uniti, in particolare nascono dal mondo del motocross e dalla necessità dei piloti di doversi spostare sia tra i paddock che tra le aree pit per raggiungere i box.
Inizialmente veniva utilizzata la Honda Z50, ma dato il crescente interesse dei giovani adolescenti ed adulti si iniziarono a produrre delle moto cross o motard dalle dimensioni ridotte, per ridurne sia i costi che migliorare la mobilità.
Da questo momento si sviluppa una comunità di rider di pit bike che si riunivano per gareggiare in specifici circuiti di go kart o nei terreni privati, fino ad organizzare delle vere e proprie gare da competizione.
Già a partire dai primi anni 2000 si sono diffuse le gare di pit bike in America, specialmente nella California meridionale e dopo pochi anni si affermano anche in Europa appassionando sempre più giovani e adulti.
Il grande successo ottenuto da tale tendenza ha fatto sì che la Honda cambiasse il nome delle pit bike da Z50 a XR50 apportando anche diversi cambiamenti strutturali del veicolo, dal serbatoio di benzina in plastica, all’ammortizzatore posteriore, ruote a raggi, sedile di plastica, con la totale riprogettazione sia del telaio che dell’aspetto della moto.
Cosa sono le Pit Bike?
Dalle dimensioni ridotte, le pit bike sono delle moto da cross con una statura inferiore del 30% rispetto alle moto tradizionali, che presentano un motore a quattro tempi e cilindro orizzontale, telaio a culla e gomme che variano a seconda delle caratteristiche del terreno, lisce o tassellate.
Seppur considerate appartenenti alla categoria mini moto le pit bike non possono essere considerate dei giocattoli, ma delle vere e proprie moto da competizione.
Le pit bike vendute in commercio si trovano con cilindrate di 110 cc e 125 cc anche se sono presenti in modelli da cilindrate inferiori, o maggiori chiamate dirt bike, e per tali modelli varia anche il posizionamento del motore.
Le pit bike si possono trovare sia con cambio automatico che semi-automatico. Mentre le prestazioni variano a seconda della tipologia di pneumatici che vengono montate sulla moto, che variano da 10’ a 14’.
Esistono due tipologie di modelli di pit bike, cross o motard che si differenziano tra loro in base alla tipologia di gomme che vengono montate, e al settaggio degli ammortizzatori, oltre alle marce.
Di base le pit bike da cross possono gareggiare sullo sterrato e montano gomme tassellate e ammortizzatori più rigidi in grado di assorbire facilmente gli urti del terreno.
Mentre le pit bike motard che vengono utilizzati su terreni di cemento o sterrato compatto, con gomme lisce e ammortizzatori più morbidi. Da poco esistono inoltre dei modelli di pit bike dedicati a gare flattrack, ovvero su circuiti sterrati, battuti e semicircolari dove tutti i rider devono alternare rettilinei a curve a “u” facendo sbandare le ruote posteriori.
Una delle migliori marche per le pit bike sia amatoriali che professionali è la francese YCF, divenuto rivenditore unico per tutta l’Italia da almeno 6 anni.
Molti dei modelli di pit bike possono essere omologati e assicurati per la circolazione in strada come tutti i veicoli, ma al momento l’utilizzo delle pit bike è legato al fuoristrada, ovvero sulle piste di go kart e circuiti dedicati.
A seconda dei modelli le pit bike possono essere guidate da tutte le fasce d’età, dagli adolescenti neofiti che corrono su pista e vogliono avvicinarsi al mondo del motociclismo, agli adulti con cilindrate e prestazioni maggiori.
Come scegliere il modello di pit bike?
Per scegliere il modello di pit bike è necessario valutare la tipologia di utilizzo, ma soprattutto il terreno sul quale si dovrà utilizzare, che sia a livello professionale o amatoriale.
È possibile acquistare una pit bike sia presso un pit bike store fisico, ma considerato il fenomeno in forte espansione anche scegliere tra i diversi modelli presenti presso gli shop online (come ad esempio www.evomotor.it), a prezzi competitivi.
Dopo aver scelto il modello di pit bike è possibile personalizzarlo con accessori dedicati, dal manubrio o parti del motore, o diversi altri fattori che potrebbero migliorarne le prestazioni, magari montando gomme di alta qualità.
Rispetto alle motard o alle minimoto i prezzi delle pit bike sono sicuramente meno accessibili, ma scovando tra le varie offerte di pit bike usate è possibile trovare modelli di varie centinaia di euro o addirittura migliaia di euro, a seconda delle proprie possibilità economiche e delle necessità personali.