Sei persone sono state arrestate, tre in carcere e tre ai domiciliari, dai carabinieri del Nas di Milano in un’indagine su un traffico di anabolizzanti e sostanze dopanti, in particolare l’ormone della crescita, reperite grazie a ricette “contraffatte” e rivendute “nel settore del bodybuilding” e, più in generale, ai “frequentatori” di alcune palestre.
L’ordinanza è stata firmata dal gip Guido Salvini, su richiesta del pm Francesco De Tommasi nell’inchiesta con al centro l’accusa di associazione a delinquere. Gli steroidi, scrive il gip, e il ‘Gh’, “noto come ‘Ormone della crescita‘ se somministrati al di fuori degli stretti controlli medici previsti e acquisiti sul mercato clandestino comportano gravi pericoli per la salute quali alterazioni a livello epatico, a livello cardiocircolatorio come ictus e infarto e favoriscono il diabete e alcuni tipi di tumore”. Uno degli arrestati, come si legge in un intercettazione del marzo 2019, dice di essersi sentito “male mentre si allenava”.
L’attività investigativa, però, non si ferma alle sei persone soggette all’ordinanza di custidia cautelare. Sono in tutto 53 le persone indagate e tra queste c’è un culturista di Vallo della Lucania che, stando alle accuse, aveva avuto rapporti con alcuni degli indagati. Sembrerebbe, però, che abbia solo acquistato dei prodotti da qualcuno dei soggetti coinvolti e non abbia compiuto ulteriori attività illecite.