Ogliastro come il Corcovado: si farà la mega statua di San Pio

Per il sindaco Michele Apolito il progetto va avanti: "Fondi da un miracolato"

Di Arturo Calabrese

OGLIASTRO CILENTO. Il Cilento sarà come Rio de Janeiro o come la più vicina Maratea. Non avrà un carnevale che dura una settimana tra balli, carri allegorici e travestimenti o l’edizione di un’Olimpiade ma qualcosa che potrebbe ugualmente lanciarlo nella storia. Ad Ogliastro Cilento, infatti, la mega statua di Padre Pio che molto fece discutere quattro anni fa, altra, secondo il progetto, 85 metri si farà.

Ne è certo il primo cittadino Michele Apolito, recentemente tornato sull’argomento, dicendosi più che fiducioso sulla realizzazione dell’ambizioso progetto. Da sottolineare che la statua brasiliana di Rio è alta “soltanto” 38 metri mentre quella lucana appena 21.

Il costo di 150 milioni di euro, dunque, non spaventa l’amministratore: “Stiamo in contatto con un privato” – spiega – “la maggior parte della spesa sarà a suo carico e lo farà perché il santo da Pietralcina lo ha salvato da un male incurabile. Siamo onorati che il benefattore abbia scelto Ogliastro Cilento pere costruire questo imponente manufatto e da parte nostra ci saranno tutti gli aiuti necessari”. Il centro cilentano ha infatti siglato un accordo con la vicina Prignano Cilento perché l’area su cui sorgerà il complesso monumentale è sul confine tra i due centri. “Il progetto sarà un punto di svolta per il territorio”, aveva detto l’omologo prignanese Giovanni Cantalupo.

Ed è proprio su questo aspetto che si sono concentrate le attenzioni di Apolito, primo sostenitore della statua: “Basta guardarsi in giro per vedere quanto il turismo religioso sia un comparto forte e in costante crescita” – dice – “volendo rimanere in tema di Padre Pio, si può cedere il radicale cambiamento di Pietralcina e ancora di più di San Giovanni Rotondo. In quei posti, lontano dai circuiti del turismo estivo e marittimo, ogni giorno arrivano centinaia di turisti e di pellegrini che consumano, pernottavano, spendono. L’economia è florida e le tante attività lavorano 365 giorni l’anno. Anche Ogliastro può dire la sua. Si creeranno posti di lavoro, i giovani non andranno via e chi è già partito potrà tornare perché le opportunità ci saranno e dovranno essere colte al volo”.

La statua, con relativo santuario, è soltanto una piccola parte di questo immenso progetto e a rivelare l’aspetto più importante è lo stesso Apolito: “Ai piedi della statua sorgerà un grande polo medico per lo studio di malattie tumorali in collaborazione con la Federico II di Napoli. Un centro che farà da ospedale e laboratorio ma anche da casa per i familiari dei malati che saranno ospitati nella struttura – illustra il primo cittadino – evitando così il dramma della lontananza dalla famiglia e da cari dei degenti, soprattutto in età infantile”. Numerose e feroci le polemiche nate quando il progetto si rese pubblico ma Michele Apolito è andato sempre avanti per la sua strada. Nell’aula consiliare è stato installato, con immenso orgoglio dello stesso primo cittadino, un enorme plastico del progetto finale.

La grande statua svetta al centro di un complesso composto da strutture ricettive, parcheggi aree verdi e tanto altro. “Stiamo effettuando riunioni anche a livello extra-comunale” – conclude Michele Apolito – “per far diventare finalmente realtà questa folle idea. Dobbiamo dare una scossa al territorio e con la statua ci riusciremo”.

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