Dino Fava, punta nata a Formia nel 1977, veste quest’anno la maglia dell’Afragolese, società che milita nel gruppo A d’Eccellenza campana. Il calciatore, che ha disputato in massima serie due campionati con l’Udinese ed uno con il Treviso tra il 2003 ed il 2006, è alla sua prima stagione in maglia rossoblu, dopo dopo le parantesi con Portici, Giugliano e Savoia. L’attaccante, che ha militato per tre stagioni in maglia granata tra il 2008 e il 2011 ha vinto mercoledi a Sarno, battendo il Costa d’Amalfi in finale, la Coppa Italia regionale. Abbiamo raggiunto Dino Fava, che in granata ha disputato 77 partite con 17 reti, per una breve intervista.
Dino ti trovi a vivere una stagione importante in una piazza ambiziosa, come quella di Afragola. Cosa ti ha spinto a sposare questo progetto?
«Ho scelto Afragola perchè sapevo fin da subito che il presidente stava allestendo una squadra per un progetto importante.. Quando mi ha chiamato sono stato contento di accettare e far parte di questa famiglia».
Mercoledi a Sarno, avete alzato la Coppa Italia d’Eccellenza. Emozioni per questo successo? Pronti per la fase Nazionale?
«Abbiamo alzato la Coppa a Sarno in uno stadio bellissimo. La Coppa Italia è una manifestazione importante ben organizzata. Sono felice di averla vinta, ma abbiamo ancora un campionato da portare avanti. Ci teniamo ad andare avanti in Coppa, sperando di arrivare più avanti possibile»..
In campionato mirate al primo posto, che consente il salto diretto in quarta serie. Quanto sarà dura avere la meglio sulla concorrenza?
«Noi siamo primi anche se veniamo da un pari con il Mondragone, dove abbiamo subito due reti clamorose. Puntiamo a fare bene sui due fronti dove siamo impegnati. Il campionato è un torneo diverso rispetto alla Coppa, portando avanti due obiettivi abbiamo maggiori possibilità per puntare al salto in Serie D:.Devo fare i complimenti alla Puteolana che sta facendo una stagione importante come la nostra. Da non sottovalutare la Frattese, che man mano sta venendo fuori. Il girone A, che vede inserito un Pomigliano niente male, è davvero di livello ottimo».
In passato hai vestito la maglia della Salernitana, che ricordo hai dei tre anni con la casacca granata?
«Ho avuto la fortuna di indossare la gloriosa maglia della Salernitana, tappa della mia carriera che non dimenticherò mai. Peccato per come si è conclusa, non a livello sportivo ma societario. Sono state stagioni intense, la tifoseria salernitana è stata riconoscente con me e la porto sempre nel cuore. Forse non ho fatto tantissimi goal, ma loro –spiega Dino Fava– vedevano che io in campo mettevo tutto me stesso, proprio come volevano i supporters di fede granata. Ancora oggi nei miei confronti sento l’affetto della tifoseria. Credo di aver fatto una delle reti più belle della mia carriera a Salerno, di tacco sotto la curva contro il Modena, una rete ed un emozione straordinaria. Anche la finale play-off persa con il Verona è una tappa della mia carriera difficile da cancellare. Siamo arrivati a giocare quella gara dopo un periodo dal punto di vista societario che sicuramente non ci metteva tranquillità».
La Salernitana si sta rilanciando verso le zone alte di classifica. Cosa manca a tuo avviso per puntare alla massima serie?
«Ho sempre detto che quest’anno la Salernitana con mr. Ventura poteva divertirsi e divertire. Ci sono ottimi calciatori, che verranno fuori e faranno bene alla causa. Il torneo di Serie B è sicuramente lungo, duro e tosto, lo dice la storia. Spero che i granata arrivino almeno ai play-off. La Salernitana ha una buona squadra ma, a mio avviso, manca qualcosa per salire in Serie A, In questa sessione di mercato credo sia ovvio puntare a puntellare la rosa. La Salernitana è una formazione che può giocarsela contro tutti, forse manca qualche calciatore di categoria che dia una mano per puntare più facilmente alla massima serie»..