Attualità

Gestione congiunta Paestum – Velia, Genius Loci: sfida ardua e avvincente

"La sfida che ci attende è ardua e avvincente, ricca di difficoltà e di opportunità, ed è una sfida a cui non possiamo sottrarci"

Redazione Infocilento

30 Gennaio 2020

Venerdì 7 febbraio nell’auditorium della Fondazione Alario inizierà il percorso comune del Parco Archeologico di Elea-Velia con il Parco Archeologico Paestum con un incontro col territorio promosso dal direttore Zuchtriegel.

“È un primo passo di un percorso che deve vederci tutti interessati, attivi e partecipi perché se Velia funziona allora funziona tutto il territorio e perché le entusiastiche speranze riposte in tale nuovo assetto non debbono farci cadere nell’inganno di ritenere che questo accorpamento con Paestum possa cambiare le sorti di Elea-Velia con la bacchetta magica se non cambiamo noi, se non cambia l’ecosistema, a partire dai decisori pubblici che avranno l’onere principale di attivarsi e di attivare, ponendosi come creatori di contesto in un percorso di definizione strutturale degli assetti, degli obiettivi e degli strumenti attorno a prospettive d’area di lungo periodo”, dice Giuseppe Di Vietri, presidente dell’Associazione Genius Loci, che ha deciso di scrivere una lettera aperta ai rappresentanti delle istituzioni locali.

In particolare l’associazione Genius Loci Cilento si rivolge ai Sindaci dei Comuni che nel 2016 sottoscrissero il “Protocollo di Intesa per la manutenzione ordinaria e al promozione dell’area archeologica di Velia nonché per la valorizzazione integrata delle risorse territoriali” ma anche ad altri Sindaci, auspicando anche una partecipazione del tessuto sociale, imprenditoriale, professionale, del terzo settore “perché – dice – la sfida che ci attende è ardua e avvincente, ricca di difficoltà e di opportunità, ed è una sfida a cui non possiamo sottrarci e che anzi dobbiamo affrontare con ambizione e responsabilità, con forza, determinazione, cuore e coraggio, soprattutto noi giovani”.

Ecco il testo della missiva:

Gent.mo Sindaco,

dal giorno 5 di febbraio il Parco archeologico di Elea-Velia transiterà, sotto un profilo amministrativo e gestionale, dal Polo Museale della Regione Campania alla direzione del Parco archeologico di Paestum con cui formerà un unico istituto autonomo. E’ questo un passaggio auspicato da molti e da tempo, conseguito con pervicace costanza da parte del Sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo, del direttore pestano Gabriel Zuchtriegel e dell’On. Alfonso Andria, quest’ultimo già tra i promotori, quale presidente della Provincia di Salerno, di un’altra tappa fondamentale, quella del riconoscimento UNESCO che unisce le emergenze archeologiche di Paestum e Velia nonché la Certosa di San Lorenzo di Padula quali espressioni di un unico sito UNESCO, quello che dal 1998 vede il Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano-Alburni nella World Heritage List quale “paesaggio culturale” di rilevanza mondiale. Le entusiastiche speranze riposte in tale nuovo assetto non debbono farci cadere nell’inganno di ritenere che questo accorpamento con Paestum possa cambiare le sorti di Elea-Velia con la bacchetta magica se non cambiamo noi, se non cambia l’ecosistema, a partire dai decisori pubblici che avranno l’onere principale di attivarsi e di attivare, ponendosi come creatori di contesto in un percorso di definizione strutturale degli assetti, degli obiettivi e degli strumenti attorno a prospettive d’area di lungo periodo. Prospettive che non possono limitarsi a garantire la manutenzione ordinaria, la pulizia dell’erba, l’aumento delle affluenze e l’organizzazione di eventi ma debbono portare a pensare Elea-Velia come driver di sviluppo locale ad ampio spettro. Sul punto le Conclusioni del Consiglio sul patrimonio culturale come risorsa strategica per un’Europa sostenibile adottate a Bruxelles il 21 maggio 2014 sotto la Presidenza italiana evidenziano come il patrimonio culturale svolga un ruolo anche rispetto a molte altre politiche pubbliche oltre la cultura, contribuendo potenzialmente agli obiettivi delle politiche per lo sviluppo, la coesione sociale, l’agricoltura, gli affari marittimi, l’ambiente, il turismo, l’istruzione, l’agenda digitale e la ricerca e l’innovazione. In tal senso si inserirebbe la realizzazione di un Museo Nazionale di Elea-Velia non quale contenitore di reperti ma polo culturale di rango territoriale. Una iniziativa promossa con forza dal Senatore Castiello riscontrando l’interesse sia del già Ministro Alberto Bonisoli che dell’attuale Sottosegretario Anna Laura Orrico alla quale, durante un incontro, abbiamo consegnato una nota realizzata dall’associazione Genius Loci Cilento che ella ha richiesto e che qui in calce alleghiamo. Per creare sviluppo attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e in particolare dei siti Unesco vi è la necessità, come è stato più volte sottolineato anche dall’Ambasciatore UNESCO Francesco Caruso, di una strategia e di una buona gestione che coinvolgano non solo la core zone del sito ma anche il suo intorno, come la perla e la valva che insieme formano l’ostrica; ciò perché i riconoscimenti Unesco sono riconoscimenti d’area che funzionano solo se irradiano e se si completano con il territorio circostante. Ed è per questa necessità di coralità e trasversalità che l’Associazione Genius Loci Cilento si rivolge innanzitutto a Voi, rappresentanti degli Enti che nel 2016 hanno sottoscritto il “Protocollo d’intesa per la manutenzione promozione dell’area archeologica di Velia nonché per la valorizzazione integrata delle risorse territoriali” affinché possiate raccogliere l’invito a partecipare alla iniziativa di venerdì 7 febbraio 2020, alle ore 16 presso l’auditorium della Fondazione Alario in Ascea raccogliendo l’invito aperto del direttore Zuchtriegel di incontro col territorio per scrivere insieme un progetto per Velia. Ma è un invito che intendiamo estendere anche ai Sindaci di comuni viciniori come quello di Salento, come quelli del Monte Stella, nonché ai Sindaci di Comuni ricchi di archeologia come Roccagloriosa, Roscigno, Caselle in Pittari, San Mauro La Bruca, Sacco, Sapri i quali, sebbene di afferenza gestionale di altri Enti, non potranno che guardare al nuovo istituto pestano-velino come un polo di riferimento per l’archeologia dell’Area Parco con relazionarsi e integrarsi. Così come confidiamo raccolgano l’invito a partecipare all’iniziativa del 7 febbraio anche i Sindaci di altre ricche realtà come Teggiano, Padula, Sant’Angelo a Fasanella, Laurino, Laurito etc. ma anche i Responsabili degli Uffici Beni culturali di entrambe le Diocesi dell’ambito UNESCO dell’Area Parco: la Diocesi di Vallo della Lucania e la Diocesi di Teggiano-Policastro. Soprattutto auspichiamo che a questa chiamata alle armi risponda il tessuto imprenditoriale, professionale, sociale, del terzo settore, composto non solo da stakeholder, da portatori di interessi che esigono e richiedono, ma da assetholder, ossia da portatori di risorse e di capacità che possano rendersi protagonisti della generazione di valore per e da Elea-Velia. Così facendo si eleva Elea-Velia a patrimonio collettivo. Così facendo si crea quella heritage-community, quella “comunità di eredità” sancita dalla Convenzione di Faro sul valore dell’eredità culturale per la società. Così facendo si pongono le risorse culturali come matrici e motrici di sviluppo, uno sviluppo locale a base culturale. Il giorno 7 di febbraio si avvia questo percorso e l’associazione Genius Loci Cilento con questa lettera aperta vuole sollecitare ad esserci e a partecipare tutti insieme perché la sfida che ci attende è ardua e avvincente, ricca di difficoltà e di opportunità, ed è una sfida a cui non possiamo sottrarci e che anzi dobbiamo affrontare con ambizione e responsabilità, con forza, determinazione, cuore e coraggio, soprattutto noi giovani. L’Associazione Genius Loci Cilento

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