AAA… Parco cerca soggetti cui affidare i cinghiali abbattuti

Ecco come partecipare

Di Katiuscia Stio

Manifestazione di interesse per l’individuazione dei soggetti cui affidare il servizio di ritiro, trasferimento e servizio di centro di lavorazione della selvaggina dei capi di ungulati abbattuti (cinghiale, sus scrofa) nell’ambito dell’attività di prelievo selettivo per il trienno 2020 -2022. Il servizio di ritiro, trasferimento e servizio di centro di lavorazione della selvaggina dei capi di ungulati abbattuti nell’ambito dell’attività di prelievo selettivo prevede il ritiro dei capi abbattuti presso i Centri di Raccolta opportunamente allestiti e trasferimento degli stessi presso il Centro di Lavorazione della selvaggina autorizzato. I capi dovranno avere un peso vivo maggiore di 60 Kg. Per il servizio, il soggetto aggiudicatario dovrà riconoscere all’Ente Parco o al soggetto gestore dei Centri di Raccolta individuato dall’Ente Parco un rimborso in Euro a chilogrammo per i capi abbattuti che sarà oggetto dell’offerta economica. Il peso dei capi abbattuti (eviscerati ma non ancora spellati) sarà determinato mediante l’uso di bilance in uso sugli automezzi preposti al ritiro e riportati nei verbali di consegna firmati dagli operatori di selezione responsabili e l’incaricato del ritiro.

Per essere ammessi alla procedura negoziata i soggetti interessati dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti: Iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, per attività coerenti con l’oggetto della presente procedura; Assenza di cause di esclusione stabilite dall’art. 80 del D.Lgs. n. 50/2016 o di altri impedimenti a contrarre con la pubblica Amministrazione; Idonea flotta di autoveicoli conformi al trasporto alimentare di carni destinate alla macellazione. Gli automezzi dovranno essere muniti di apparecchiatura di pesatura al fine di poter quantificare il peso delle carni prima del trasferimento al CLS. Accreditamento come Centro di Lavorazione della selvaggina riconosciuto ai sensi del Reg. (CE) n. 853/2004.

PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE Gli operatori interessati sono invitati a trasmettere la propria domanda di partecipazione e l’offerta, utilizzando l’apposita modulistica allegata all’avviso, disponibile sul sito internet www.cilentoediano.it, corredata da una fotocopia non autenticata del documento di identità. La domanda di partecipazione e l’offerta dovranno essere sottoscritte dal legale rappresentante dell’impresa interessata e dovrà pervenire al protocollo dell’Ente Parco secondo le seguenti modalità: – a mezzo pec al seguente indirizzo: parco.cilentodianoealburni@pec.it; La documentazione dovrà pervenire entro le ore 14,00 del 29/02/2020 (farà fede la data e l’ora di acquisizione al protocollo). Le domande pervenute dopo la scadenza del predetto termine non saranno prese in considerazione.

Lo scorso sabato a Teggiano si è tenuta la presentazione del libro di Paolo Varuzza, tecnico faunistico, dal titolo “Ungulati”. Voluto dall’Associazione Giornalisti Locali Lamberti Sorrentino, l’incontro ha voluto legare la scoperta e la descrizione che fa il libro di Varuzza di animali come i cinghiali, i cervi, i caprioli, con le problematiche che possono derivare nei territori da una loro crescente presenza, poco regolata dalle Istituzioni.
Dopo i saluti dei sindaco di Teggiano, Michele Di Candia, e del Presidente del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Tommaso Pellegrino, l’autore del libro ha illustrato con una descrizione dettagliata e con slide puntuali, la struttura dell’opera, le caratteristiche di ogni specifico ungulato, ma anche i dati della loro presenza regionale, i danni e i benefici che potrebbero apportare, il ruolo delle associazioni animaliste e il necessario ruolo dei cacciatori. Con il successivo intervento del Direttore generale dell’istituto Zooprofilattico di Portici, Antonio Limone,
l’argomento ha virato sulla necessità dei controlli sugli animali selvatici come cervi, cinghiali, caprioli, per permettere che possano essere alimento sano e squisito. Oltre 13mila i controlli fatti in un anno dall’IZSM, indice che va rafforzato per fare in modo che gli animali selvatici possano divenire anche una fonte economica dei territori. Le conclusioni sono state affidate a Enzo Caputo direttore del Criuv, il centro di riferimento regionale per l’igiene urbana, che ha assunto a livello regionale da alcuni anni la responsabilità per la gestione delle problematiche degli animali fuori controllo, come appunto i cinghiali. Prima di affrontare l’argomento, tra l’altro sollecitato da un video di testimonianze degli agricoltori, girato dal collega giornalista Antonio Sica, Caputo ha sottolineato l’importanza di fare rispettare la legalità. Nello specifico, ha ricordato le operazioni di abbattimento dei bovini che nel Cilento sono state eseguite nei confronti di allevamenti clandestini e per i quali lo stesso Caputo ha subito minacce. Proprio ieri mattina, i colleghi veterinari per sostenere le attività contro la clandestinità, hanno stampato una divisa segnaletica con il nome “Dr. Caputo”, per segnalare di essere tutti Caputo. Il Direttore del Criuv ha inoltre sottolineato come la gestione dei cinghiali è un’operazione difficile che non trova esempi in altre regioni, ma ha voluto rassicurare gli agricoltori presenti, dando loro appuntamento a un anno per avere i primi veri risultati credibili.

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