ASCEA. Ci sono grandi aspettative dopo il decreto con il quale il Mibact ha riconosciuto l’autonomia di Velia e l’accorpamento del sito archeologico con Paestum (leggi qui). Una richiesta che da tempo avanzava il territorio e che è stata accolta con entusiasmo, come ha ricordato anche il sindaco Pietro D’Angiolillo. Il Comune, infatti, chiedeva l’autonomia da almeno tre anni.
“Due siti insieme hanno una forza maggiore e si apre una nuova fase per Velia”, ha detto il primo cittadino. La culla della filosofia antica ha vissuto non pochi problemi negli ultimi anni che hanno portato alla chiusura dell’Acropoli di Porta Rosa, e talvolta difficoltà anche nelle attività di manutenzione. Ma non solo: gran parte dell’antica città è ancora sepolta, quello che oggi vediamo non è più del 20% del patrimonio disponibile.
C’è poi il problema del museo che manca e che necessita di essere realizzato. Alcuni di questi problemi sono in via di risoluzione: Porta Rosa, ad esempio, beneficia di un finanziamento del Ministero dei beni culturali ed entro l’estate potrebbe riaprire; anche le terme ellenistiche, che hanno ottenuto fondi per due milioni, potranno essere aperte a breve.
Ci sono poi tutte le altre questioni irrisolte come il museo. Una priorità: inizialmente si era pensata come sede il Capoluogo, ora il Comune è pronto ad utilizzare un locale proprio sito a pochi passi da Velia, ma ci vorrà ancora tempo perché l’iter progettuale non è partito. Tra le prime iniziative, quindi, vi saranno quelle finalizzate a garantire la completa fruibilità del sito e, come ha spiegato il direttore Gabriel Zuchtriegel, si punterà anche alla collaborazione con i privati.