Nella tarda mattinata di ieri gli uomini della Squadra Mobile hanno dato esecuzione all’Ordinanza di Applicazione della Misura Coercitiva della Permanenza in Comunità a carico di un minorenne salernitano . L’attività investigativa era stata avviata dopo l’ennesima richiesta di aiuto alla Sezione Volanti dell’UPG di Salerno da parte dei familiari del minore, vessati e costretti a vivere in un vero e proprio clima di terrore a causa delle continue e ripetute richieste di denaro fatte dallo stesso.
Richieste accompagnate da aggressioni, minacce e violenze di qualunque genere. Malgrado le condotte aggressive, i familiari avevano sempre ritrattato le loro denunce nella comprensibile speranza di riuscire a contenere il minore. Ciò sino al giorno 12.1.2020 in cui il minore arrivava ad aggredire sia la mamma che l’anziana nonna per ottenere la chiave di una stanza dell’appaltamento dove lui stesso aveva occultato dello stupefacente, cagionando loro lesioni per le quali erano costrette a ricorrere alle cure dei sanitari.
Nella stessa occasione il giovane dopo aver estratto un coltello minacciava anche il fratello e lo zio intervenuti in difesa delle due donne. Da qui le nuove indagini coordinate dalla Procura del Tribunale Minorenni. In considerazione degli elementi raccolti il GIP ha ritenuto di accogliere totalmente la richiesta del Pubblico Ministero per l’applicazione della misura di collocamento in comunità del diciassettenne.