I Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Nocera Inferiore, su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di 13 soggetti, tutti indagati per il reato di cui all’art. 73 D.P.R. 309/90 (traffico illecito di sostanze stupefacenti).
La misura prevede:
– la custodia cautelare in carcere a carico di 7 indagati;
– gli arresti domiciliari a carico di 3 indagati;
– il divieto di dimora nella provincia di Salerno a carico di 3 indagati.
Il provvedimento eseguito scaturisce da un’articolata attività investigativa condotta dalla Tenenza di Pagani, a partire da marzo 2019, su delega della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, nei confronti di un gruppo dedito alla gestione di una vera e propria “piazza di spaccio” in un’area del centro storico di Pagani chiamata “Casa Campitelli”.
Le indagini, comprendenti attività di osservazione video, intercettazioni ambientali, servizi di pedinamento e riscontri sul territorio, hanno consentito di documentare:
l’esistenza di un gruppo di soggetti, ciascuno di volta in volta addetto al ruolo di rifornitore, pusher o vedetta, che gli indagati ricoprivano in maniera tendenzialmente stabile ma, all’occorrenza, con reciproca intercambiabilità. In particolare, il ruolo di rifornitore, emerso quale preminente nella gerarchia di importanza tra gli indagati, era ricoperto da soggetti già colpiti in passato da provvedimenti giudiziari per il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti unitamente a elementi di spicco del sodalizio mafioso egemone nell’area (clan “Fezza – Petrosino D’Auria”);
la costante presenza dell’organizzazione sulla piazza di spaccio, la cui operatività, sotto forma di presidio permanente, era nota a una vasta platea di assuntori di stupefacenti provenienti sia dall’Agro Nocerino – Sarnese, sia da altre aree della Provincia di Salerno e territori limitrofi dell’area sub-vesuviana;
la predisposizione di veri e propri “turni di lavoro”, finalizzati a imprimere continuità alle vendite e pianificati in modo da assecondare le cicliche oscillazioni della domanda in base all’ora e al giorno della settimana (potenziandoli, quindi, nelle ore serali e durante i week-end);
l’adozione, in ragione di fattori o condizioni contingenti (flusso di acquirenti e conseguente esigenza di celerità, percezione del rischio di controlli di polizia, etc.), di modus operandi diversificati soprattutto per quanto concerne le modalità di occultamento delle dosi e le modalità di scambio stupefacente-denaro.
Nel corso dell’attività di indagine, sono stati:
eseguiti consistenti sequestri di stupefacenti, soprattutto di cocaina e crack (circa 1000 dosi), nonché marijuana e hashish;
effettuati 11 arresti in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio a carico di pusher e vedette, con contestuale recupero di numerose dosi di cocaina già pronte per la vendita al dettaglio, nonché di somme di denaro contante, provento dell’attività di spaccio, ammontanti complessivamente a circa Euro 10.000;
documentate 155 cessioni di stupefacente, di cui 45 con riscontro sui relativi acquirenti, segnalati al Prefetto di Salerno ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/90 quali assuntori con contestuale sequestro dello stupefacente acquistato;
rinvenuti e sottoposti a sequestro, all’interno di depositi utilizzati dagli indagati anche per l’occultamento della sostanza stupefacente, una pistola, due giubbotti antiproiettile e tute verosimilmente impiegate per il compimento di reati contro la persona e il patrimonio.