AGROPOLI. Un manifesto con i loghi di Lega, Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia sta provocando malumori tra i simpatizzanti pentastellati. Motivo? Proprio la scelta di mettere insieme il Movimento 5 Stelle con gli altri due partiti, con la firma, tra gli altri, del consigliere grillino Consolato Caccamo.
Polemiche per il simbolo M5S: il manifesto
Tutto nasce dal manifesto pubblicato nella giornata di oggi, firmato dal coordinatore di Fratelli d’Italia Michele Pizza, insieme ai consigliere Abate, Botticchio e Caccamo. I quattro rappresentanti politici intervengono sulla nuova sede della Guardia di Finanza che verrà inaugurata domani. Pur sottolineando l’importanza dell’opera, non mancano critiche all’indirizzo dell’amministrazione comunale.
Troppi personalismi da parte dell’esecutivo Coppola, giudicati “inutili e deleteri”. Nel manifesto, inoltre, si evidenzia come la nuova caserma sia patrimonio di tutti “pertanto ogni accredito di paternità è inopportuno”. Poi un invito comune: “ci adopereremo alla ricerca di un confronto al fine di un vero e sano sviluppo economico finalizzato all’intera nostra comunità”.
Le contestazioni
Al di là dei contenuti del manifesto, però, ai simpatizzanti del Movimento non è piaciuta la scelta di affiancare il simbolo dei 5 Stelle a quello degli altri partiti. “Non abbiamo nulla in comune con Lega e Fratelli d’Italia – accusa qualcuno – il consigliere Caccamo non ci rappresenta più”.
In realtà il manifesto sembra solo la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Da tempo, infatti, una parte degli attivisti 5 Stelle lamentava l’assenza di confronto con il proprio portavoce. Lui stesso, inoltre, tramite i social era apparso critico con il Movimento, in particolare per le scelte fatte a livello nazionale.
Caccamo, inoltre, di recente ha partecipato ad una serie di incontri con rappresentati politici locali del centro-destra con l’obiettivo di formare un’alternativa all’attuale amministrazione.