SAPRI. Il problema della balneazione della costa di Sapri sta innescando malumori e polemiche. Nei giorni scorsi la Regione Campania ha certificato la balneabilità dell’intera fascia costiera del Cilento, da Capaccio Paestum al Golfo di Policastro (leggi qui). Ciò sulla base dei parametri emersi dagli ultimi rilevamenti dell‘Arpac. L’unica criticità, che a questo punto rischia di pesare anche sulla Bandiera Blu, arriva da Sapri.
Sapri: stop alla balneazione sul Lungomare
Il Lungomare nell’ultimo triennio (quello preso in considerazione dalla Regione) ha fatto registrare tre divieti di balneazione conseguenti ad una valutazione “Scarsa” della qualità del mare. Pertanto quando scatterà la stagione balneare su questo tratto di spiaggia vigerà il divieto di balneazione. Una brutta notizia che colpisce soprattutto il settore turistico-balneare. Lidi e strutture ricettive temono che tutto ciò incida anche sui flussi di vacanzieri e non mancano polemiche da parte dei rappresentanti politici ma anche dei cittadini.
Divieto di balneazione: “Si organizzi inziativa su inquinamento delle acque”
Sul caso sono intervenuti ora anche i sindacati. Domenico Vrenna, responsabile della Camera del Lavoro di Sapri, ha lanciato un invito agli amministratori “a rendersi promotori di una iniziativa pubblica sul problema dell’inquinamento delle acque e più in generale sui problemi della pulizia della città anche rispetto al poco senso civico di alcuni concittadini che abbandonano rifiuti solidi che fanno bella mostra di se sui marciapiede senza che vengano presi provvedimenti nei confronti dei trasgressori”.