Si torna a parlare dell’impianto industriale di compostaggio che Comune e Regione Campania vogliono realizzare a Castelnuovo Cilento. Questa volta a parlarne è Vincenzo Speranza, sindaco di Laurito e presidente della Comunità Montana Lambro, Mingardo e Bussento che a Info Cilento dice “Non possiamo continuare a dire no alla realizzazione di un impianto di compostaggio. Non possiamo opporci per una questione di ideologia, dobbiamo andare oltre e alle comunità locali questo va spiegato” (leggi qui).
Ma i cittadini che sono scesi in piazza per manifestare la propria contrarietà al sito non ne hanno mai fatto una questione ideologica,anzi, tutt’altro. “Prima di prendere posizione si sono informati, di propria iniziativa perché l’amministrazione comunale non ha mai organizzato confronti e dibattiti con la cittadinanza nonostante siano stati più volte richiesti, e solo dopo aver studiato il progetto ci siamo opposti all’impianto sulla base di criticità e dati oggettivi”, fanno sapere in una nota in cui si aggiunge: “Per esempio, perché il territorio di Castelnuovo, che produce circa 340 tonnellate di rifiuto organico all’anno, deve farsi carico di smaltirne 16mila? Soprattutto quando buona parte dei 48 Comuni che dovrebbero conferire nell’impianto hanno fatto richiesta per le compostiere di comunità, anche il Comune di Laurito amministrato dal sindaco Speranza. Soluzione della quale anche noi ci siamo fatti promotori presso il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni proprio perché siamo consapevoli di non poter far finta che il problema dei rifiuti non esista. È così che il Cilento può rendersi autonomo e autosufficiente e non con un mega sito industriale che avrebbe un impatto ambientale enorme su un territorio a vocazione turistica e agricola. Per quanto riguarda poi il ragionamento confusionario sulla campagna elettorale che c’è stata mesi fa a Castelnuovo Cilento e a cui il sindaco fa riferimento dobbiamo precisare che non ha niente a che vedere né con l’impianto di compostaggio, i cui effetti interesserebbero gli abitanti di almeno tre comuni, né con il sito di multiselezione di Vallo Scalo che è proprio in un altro comune.Il buon senso delle amministrazioni locali può spingere per una sinergia e una collaborazione anche sul ciclo dei rifiuti, al fine di evitare la realizzazione di impianti che porterebbero una trasformazione irreversibile del nostro territorio”.
“Confidiamo nella lungimiranza del sindaco Speranza per un confronto aperto e sereno sulla questione”.