Nomina di un architetto ritenuto “amico” in cambio di una concessione per un progetto edilizio relativo alla costruzione di strutture abitative in contrada Alano, a Castellabate. Questa – secondo quanto riferisce Il Mattino oggi in edicola – l’accusa del pubblico ministero Vincenzo Palumbo che ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex soprintendente di Salerno Gennaro Miccio e del funzionario della Soprintendenza Domenico Palladino. Sono imputati con altre 18 persone nell’ambito di una delicata inchiesta su una lottizzazione abusiva nel Parco del Cilento.
L’appuntamento è per il prossimo 21 gennaio quando, davanti al gup del tribunale di Vallo della Lucania Sergio Marotta, si aprirà l’udienza preliminare.
Oltre a Miccio e a Palladino, insieme all’architetto presunto beneficiario della nomina e al legale rappresentante della società esecutrice delle opere, risultano imputati per una serie di ipotesi di reato anche alcuni funzionari pubblici.
Al centro dell’inchiesta vi è il rilascio, da parte della Soprintendenza, di un provvedimento autorizzativo per un intervento edile riguardante la realizzazione di strutture abitative in contrada Alano a Castellabate.