È la scelta migliore quando si parla di condimenti, per sapore, fragranza ma anche per le tante virtù salutari: l’olio extravergine di oliva è amico del cuore, antitumorale e alleato della giovinezza.
Fonte di ispirazione per grandi poeti italiani, da secoli, esso rappresenta il paesaggio del Cilento, diventando l’unica preziosa risorsa per le popolazioni locali.
Non a caso, il celebre nutrizionista americano Ancel Keys, padre della Dieta Mediterranea, attribuisce all’olio di oliva un ruolo principe.
Rotondella, salella, ogliarola, frantoio, pisciottana sono le cultivar autoctone e non più diffuse nel territorio cilentano che, negli ultimi anni, si sta affacciando, sempre più con insistenza, ai concetti di sostenibilità e rintracciabilità del comparto olivicolo.
Saranno proprio questi i temi che si affronteranno nell’incontro intitolato “L’olio.. si fa anche in frantoio” di venerdì 10 gennaio presso l’Agriturismo “La Petrosa” a Ceraso.
In particolare, si rifletterà sulle tecnologie olearie, sulla qualità sensoriale e sulle prospettive future dell’olio extravergine di oliva del Cilento.
Dalle 16.30 alle 19.30, si alterneranno gli interventi di diversi esperti del settore: il prof. Giuliano Buonanomi del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli per i saluti e la presentazione; il prof. Raffaele Sacchi del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli che parlerà di come la tecnologia di estrazione influenza le proprietà nutrizionali e sensoriali dell’olio; l’ing. Massimo Valentino Ambrosio che descriverà come progettare un frantoio personalizzato, ponendo come caso quello della fattoria Ambrosio e l’Associazione Assaggiatori Associati di Salerno che guiderà i partecipanti ad assaggiare tecnicamente, valutando i pregi e i difetti, gli oli rappresentativi della produzione 2019-2020, fornendo allo stesso tempi, in maniera riservata, una diagnosi sensoriale di campioni oli vergini forniti dagli olivicoltori-frantoiani presenti.
A concludere, ci sarà un aperitivo e un buffet.
La giornata fa parte delle attività del progetto “Agrobiocilento-Agrobiodiversità autoctona del Cilento e Miglioramento dell’efficienza irrigua” finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (Misura 16 – Sottomisura 16.1 – Tipologia di intervento 16.5.1).