PIAGGINE. Si allunga l’elenco dei comuni che in seguito alla forte ondata di maltempo delle scorse settimane hanno deciso di chiedere aiuto invocando il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Piogge e vento hanno flagellato il Cilento; nei comuni costieri, poi, il mare si è aggiunto agli altri agenti atmosferici creando non pochi danni lungo la costa. Nell’interno, invece, ad essere maggiormente compressa è stata la viabilità, già in uno stato non ottimale.
Ecco perché Piaggine ha chiesto aiuto agli enti sovracomunali, affinché riconoscendo lo stato di calamità naturale destinino le risorse necessarie ad eseguire interventi. Le piogge che si sono abbattute sul territorio, in particolare tra il 20 e il 22 dicembre hanno determinato grossi danni in particolare lungo la Sp11 e la Sp388 (strada del Cervati).
“La gravità della situazione venutasi a creare in un territorio a vocazione prevalentemente agricola, richiede l’adozione, da parte degli organi competenti, di provvedimenti straordinari, anche in termini di contributi e sostegni finanziari al fine di far fronte alla situazione determinatasi”, fanno sapere da palazzo di città.
Nei giorni scorsi, per i medesimo motivi, anche Bellosguardo aveva chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale.