Dalla tradizione partenopea del “caffè sospeso” prende spunto l’iniziativa della “Spesa Sospesa” lanciata dal “Gruppo Famiglia” della parrocchia di Pellare, frazione del Comune di Moio della Civitella. Un gesto di solidarietà che – effettuato in maniera discreta al fine di non ledere la dignità dei destinatari – si propone di tendere una mano verso le persone meno fortunate residenti nel borgo cilentano.
«Durante l’anno e mezzo del cammino di catechesi fatto insieme alle famiglie aderenti al Gruppo, ci siamo confrontati anche sulle problematiche sociali presenti nella nostra comunità», spiega il prof. Guerino Molinaro, coordinatore del “Gruppo Famiglia” della parrocchia di Pellare, il quale aggiunge: «La spesa sospesa nasce, quindi, dal bisogno di aiutare coloro i quali stanno affrontando un momento di difficoltà, cercando di sostenerli attraverso la fornitura di beni di prima necessità».
Un gesto di vicinanza alle persone che, in concomitanza con il verificarsi del rientro a Moio della Civitella di numerosi venezuelani di origine cilentana (questo a causa dell’aggravarsi delle crisi politica, economica e sociale che da anni imperversa nel Paese sudamericano, n. d. r.), diventa anche un gesto di accoglienza. Così, dall’agosto 2019, il “Gruppo Famiglia” si è messo all’opera coinvolgendo alcuni dei negozianti pellaresi di generi alimentari e invitando le persone a fare le loro donazioni (sotto forma di somme di denaro da utilizzare per l’acquisto di beni di prima necessità, oppure effettuando direttamente la spesa da destinare a tale iniziativa). Parallelamente ai generi alimentari sono stati raccolti anche dei capi di abbigliamento.
A poco a poco, la “Spesa Sospesa” ha iniziato a produrre i suoi frutti. Alla luce di ciò, i promotori dell’iniziativa hanno deciso di distribuire durante il periodo delle festività natalizie il risultato della generosità degli abitanti di Pellare. In tal modo si è permesso ai destinatari della raccolta di poter vivere in maniera più serena il Natale. Donando, allo stesso tempo, a chi ha compiuto questo piccolo gesto, la possibilità di cogliere il senso vero e profondo di tale solenne festività. Restando umani perché, come dice il Vangelo (Matteo 25, 35- 36): «[…] io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.» Dopo la distribuzione della raccolta fatta durante l’anno appena trascorso, la “Spesa Sospesa” prosegue nel 2020 con l’auspicio di effettuare una seconda distribuzione durante il periodo di Quaresima.“