Riprendere, giocando una gran gara, da dove si era interrotto il 22 dicembre: è questo il desiderio del tecnico del Sorrento, Enzo Maiuri, che presenta la delicata sfida interna con l’Agropoli. Queste le parole dello stesso Maiuri a poche ore dal match: “Abbiamo lavorato bene allenandoci ottimamente anche durante la settimana di sosta. I ragazzi hanno sempre mostrato la giusta concentrazione e motivazione”.
FORMAZIONE: “Gargiulo sconterà l’ultima delle cinque giornate di squalifica. Il resto del gruppo è tutto a disposizione. Cercherò la soluzione migliore per provare a vincere il prossimo incontro”.
L’AGROPOLI: “Si tratta di una partita molto difficile: verranno a darci fastidio cercando di vincere per non perdere terreno con le concorrenti alla salvezza che stanno sopra di loro. Siamo chiamati a tirare fuori tutto quello che abbiamo e continuare sulla scia del 22 dicembre con decisione e motivazione nel far risultato. Pretendo questo dai miei calciatori. Vogliamo ripartire nel modo più giusto possibile”.
QUINTA DIFESA D’ITALIA: “I numeri dicono questo ma vorrei farli parlare dopo la trentaquattresima giornata…”.
PROCOPIO: “Nel 2000-01 arrivammo assieme nel Taranto a campionato in corso. Lo sento spesso ed è un bravo allenatore. Sono contento di rivederlo e poterlo riabbracciare prima del match. Di lui porto un buon ricordo: è una persona semplice ed umile”.
LA GARA: “L’abbiamo preparata guardando in casa nostra cercando di trarre il meglio. Se l’insidia fosse la classifica dell’Agropoli vuol dire che non avremmo capito niente e che saremmo dei presuntuosi. Sono ultimi ma vanno affrontati come se fossero primi e con massimo rispetto. Da questa partita dipendiamo tantissimo perché ci sono in palio tre punti tutti da conquistare e fondamentali in chiave salvezza. Sono sicuro che la mia squadra farà una gran gara. Mi aspetto una bellissima partita. Quella del Sorrento non è una favola perché ho dei calciatori forti: lo dimostra il mercato in cui non abbiamo, praticamente, cambiato nulla. Era difficile trovare qualche calciatore più bravo o funzionale rispetto a quelli che già ho”.
IL GIRONE DI RITORNO: “Per me è uguale a quello d’andata. Si gioca sempre con due porte, undici contro undici e con un pallone. Se uno pensa di essere più determinato solo ora ha sbagliato perché bisogna esserlo dall’inizio. Noi abbiamo mantenuto i buoniequilibri che possono portarci alla salvezza per poi, una volta raggiunta, pensare ad altro”