Borracce made in China a studenti di Capaccio: c’è dichiarazione di conformità

Le polemiche sulla qualità del prodotto, spente dal certificato di conformità delle borracce. "Rispettano la legge", ma le perplessità restano

Di Emilio Malandrino

CAPACCIO PAESTUM. “La legge e legge”. Nulla di irregolare nelle borracce in alluminio Made in China che il Comune di Capaccio Paestum ha consegnato prima delle festività natalizie agli studenti (leggi qui). Il Comitato Ambiente e territorio, infatti, ha chiarito che le stesse rispettano le principali normative europee e nazionali. “Solo la dichiarazione di conformità ci dà la sicurezza che il prodotto sia conforme al contatto con alimenti e bevande”, fanno sapere dal Comitato. Sotto questo profilo le borracce in alluminio non fanno registrare irregolarità.

Borracce Made in China, polemiche non solo a Capaccio Paestum

Non solo a Capaccio Paestum ma anche in Toscana e Lombardia hanno fatto molto discutere, con interrogazioni in Consiglio Regionale, le iniziative legate alla consegna di borracce in alluminio Made in China. “Nello stesso periodo – ricordano dal comitato capaccese – il RASFF (il sistema rapido di allerta della comunità europea sui pericoli connessi ai prodotti di consumo) aveva comunicato il blocco alle frontiere di lotti di bottiglie di alluminio per valori elevati del metallo ritrovati a seguito di indagini analitiche”. “In Italia, purtroppo, i controlli condotti da autorità doganali, NAS e autorità sanitarie non bastano a fronteggiare la grande invasione proveniente dalla Cina e altri paesi”, concludono dal Comitato. Di fatto, quindi, per le borracce, almeno sotto il profilo formale, non risultano criticità, nonostante qualcuno continui a mostrare perplessità. Lo stesso Comitato, auspicherebbe maggiori controlli come avvenuto altrove.

Borracce Made in China anche ad Agropoli

Il caso non riguarda soltanto Capaccio Paestum: le stesse bottiglie, infatti, erano state distribuite anche nelle scuole di Agropoli.

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