E’ stato consegnato ieri a Palazzo S. Lucia, a Napoli, presso la sede della Regione Campania, il progetto relativo al Distretto Rurale Culturale “Cilento Antico“. Nelle scorse settimane si è costituito il Comitato Promotore “Pro-Distretto Rurale Culturale Cilento Antico – organizzazione non lucrativa di utilità sociale”, espressione del partenariato istituzionale ed economico-sociale locale dell’area cilentana, geograficamente individuabile, nei Sistemi di Sviluppo Territoriali Magna Grecia, Gelbison Cervati e Alento Montestella.
Persegue finalità di carattere collettivo in favore dei territori e delle comunità rurali, coerentemente con quanto previsto dalle specifiche politiche nazionali ed europee. Gli organi del Comitato sono: l’Assemblea (organo decisionale dell’associazione, composto da tutti gli aderenti); il Presidente (legale rappresentante del Comitato Promotore); il Consiglio Direttivo (organo di governo del Comitato Promotore); la Consulta Tecnica (costituita dai delegati indicati dai membri aderenti al Comitato Promotore e designati dalle rappresentanze di categoria e dai rappresentanti delle amministrazioni locali).
L’attuale Consiglio Direttivo è composto da: Mauro Inverso, Luigi Scorziello, Ettore Bellelli, Gennaro Scogliamiglio, Alfonso Maria Pepe. Nei giorni scorsi si sono svolti due incontri, uno a Paestum, l’altro ad Albanella, che sono stati occasione di presentazione della strategia e della composizione del partenariato.
In quelle sedi, il presidente del GAL Cilento Regeneratio, Ing. Mauro Inverso ha così illustrato come è nata l’idea del Distretto Rurale Culturale “Cilento Antico” e gli obiettivi: «Quando nell’ottobre scorso la Regione ha provveduto ad approvare il regolamento relativo ai distretti, abbiamo iniziato a lavorare per poter essere pronti e presentare entro il 31 dicembre 2019 il nostro progetto. Mi è bastata una chiamata ai sindaci e alle aziende per ricevere subito la loro adesione. Ad oggi, il nostro Distretto di compone di 24 Comuni, per aree eterogenee ed omogenee, e 50 aziende. E di nuove se ne aggiungeranno da qui al riconoscimento. Abbiamo immaginato un Distretto che parte dalla Magna Grecia, con i due assi importanti rappresentati da Paestum e Velia, grandi attrattori culturali e poi dalla costa ci si sposta verso l’interno per sfruttare le peculiarità del Cilento interno e magari arginare il fenomeno dello spopolamento. Vogliamo creare una speranza e fare in modo che i giovani non debbano pensare di lasciare le loro aree per andare a cercare il lavoro altrove.
Ci siamo riusciti con il GAL, passando da 50esimi a primi in graduatoria, sono convinto che possiamo riuscirci anche in questa avventura. Abbiamo messo insieme realtà rurali, culturali, scientifiche ed economiche – precisa – che hanno una medesima identità culturale. Ora – conclude – tocca solo portarle a regime trasformando la loro energia potenziale in cinematica. Sono convinto che ci riusciremo».