A Vallo un incontro con il magistrato Paolo Itri

Appuntamento il 5 gennaio

Di Carmen Lucia

“Incontro con l’autore” a Vallo della Lucania. Il primo appuntamento del nuovo anno sarà con “Il Monolite. Storie di Camorra di un giudice antimafia” (Edizioni Piemme) del magistrato Paolo Itri, già ospite a Novembre con gli studenti di vari istituti nelle giornate dedicate alla legalità per la rassegna “Libriamoci” promossa dal Cepell e dal Miur.

L’incontro con l’autore si terrà a Piazza Santa Caterina, nella Chiesa del Crocifisso, un luogo di grande suggestione ed evocazione simbolica, scelto per promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale del centro storico della Città di Vallo della Lucania. L’evento è a cura del Comitato di Quartiere Piazza Cattedrale.
Domenica 5 gennaio, ore 18,00.
La partecipazione all’evento dà diritto a tre crediti formativi per gli avvocati.

“Il monolite. Storie di camorra di un giudice antimafia” (edito da Piemme) è un romanzo di 270 pagine e ricostruisce la ventennale attività del giudice Paolo Itri nel Palazzo di Giustizia di Napoli, presso la Direzione Distrettuale Antimafia. C’è in queste pagine la carriera del giudice, ma anche la sua esperienza umana: il cortocircuito tra la visione del giudice e lo sguardo intimo dell’uomo fa di questo libro una testimonianza unica, dove si contamina la cronaca giudiziaria con un diario autobiografico.
Attraverso la metafora dell’ambiguo e metafisico monolite nero di Kubrick del film“2001 Odissea nello spazio”, il Centro direzionale di Napoli diventa metafora di uno “spazio” della memoria e della coscienza, che si dilata per più di 35 anni di ricostruzione storica della criminalità organizzata. Il giudice Itri si interroga non solo sulla sua attività di magistrato, descrivendo in presa diretta alcuni casi tra centinaia di inchieste giudiziarie di cui si è occupato, ma ricostruendo i casi fa rivivere al lettore anche gli stati d’animo dell’inquirente,la sua humanitas e talvolta anche il suo sguardo ironico e malinconico.

Il romanzo, scritto in un arco di tempo di tre anni e mezzo, è un documento di letteratura civile che si caratterizza come “legal novel”: tutti i casi giudiziari sono documentati in un’inchiesta di grande tensione emotiva dove domina il tempo presente; le pagine, sature di discorsi diretti, ricostruiscono in presa diretta gli interrogatori, le scene del crimine, le fasi delle inchieste.

Con grande passione e precisione il giudice ricostruisce decenni di affari criminali, arresti, inchieste con documenti sulla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo,con i Bardellino, i Nuvoletta, i Casalesi, per arrivare ai clan di città ad alta densità mafiosa come Mondragone, Sant’Antimo, Giugliano.

I dodici spazi narrativi che hanno una funzione paratestuale di introduzione per i capitoli di inchiesta giudiziaria rappresentano momenti di pura sospensione, dove l’elegia e l’incanto della contemplazione del mare sembrano coincidere con una pausa dalla tensione della descrizione dei fatti di mafia.
Questi paragrafi, che si alternano all’urtante e segreta inchiesta giudiziaria, sono dedicati alla descrizione del Cilento e del mare: nelle descrizioni domina un paesaggio straniato, privato ed esclusivo. Qui l’Autore coglie quasi con lo sguardo dell’antropologo l’ingenua e autentica bellezza dei borghi del Cilento, in particolare di Acciaroli, San Mauro Cilento, fermando lo sguardo sul mare e la natura, nel microcosmo nascosto del Cilento lontano dal labirinto e dalle tensioni del Palazzo di Giustizia.

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