MOIO DELLA CIVITELLA. M.N. resta in carcere. Lo hanno stabilito i giudici della Corte di Cassazione che hanno scelto di rigettare il ricorso presentato dall’uomo, boscaiolo di Moio della Civitella, finito lo scorso anno al centro di una vicenda giudiziaria per tentata violenza sessuale. In particolare il 47enne avrebbe tentato di violentare una donna, ma questa riuscì a fuggire. Nei mesi successivi, stando alle accuse, l’avrebbe nuovamente avvicinata minacciandola e costringendola a consegnargli denaro.
Già i giudici del Riesame avevano rigetto l’istanza confermando la custodia cautelare in carcere decisa dal Tribunale di Vallo della Lucania lo scorso 7 agosto. Il provvedimento arrivò in quando M.S., già ai domiciliari, fu beccato dai carabinieri nel centro di Moio della Civitella. Inoltre quando i militari tentarono di fermarlo, questo oppose resistenza. Di qui l’arresto e la detenzione in carcere, un provvedimento confermato dal Riesame e ora dalla Cassazione.
Alla base del ricorso dei legali dell’uomo, il fatto che la misura cautelare in carcere può non applicarsi se la pena detentiva non è superiore a tre anni. Il boscaiolo, invece, doveva scontare la condanna ad un anno e sei mesi di reclusione. Per i giudici, però, tale tesi andava sostenuta già innanzi al Tribunale del Riesame.