Pranzo di Natale: quando spenderanno i cilentani?

Per i cilentani la spesa va da 25 euro a testa per il pranzo a base di carne ai 35 euro a testa per quello a base di pesce

Di Redazione Infocilento

Natale è un periodo magico ma anche una fase in cui il portafoglio di ogni famiglia italiana tende ad essere meno ricco. A confermare questa tendenza l’indagine di Tiendeo che svela quanto spenderanno in media gli italiani per queste festività.

Il dato che balza subito agli occhi è quello che riguarda il costo medio per la spesa del pranzo natalizio che raggiunge i 150 euro. La spesa media minima prevista è di 111 euro, mentre quella massima è di 190 euro.

Tra i classici che non mancheranno a tavola i must have sono rappresentati dall’insalata russa e panettone. Tra i primi posti anche il salmone affumicato. Ovviamente non mancherà chi sceglierà di trascorrere il Natale fuori. In questo caso si spenderanno 56 euro a persona in media, ma ovviamente si trova anche un posto a molto meno, a partire dai 20 euro. E i cilentani cosa faranno? Se la notte del 31 in molti decideranno di partecipare ai classici veglioni per la vigilia e Natale prevale la tradizione. Si resta a casa, con i familiari. In questo caso secondo le stime si spenderanno da 25 euro a testa per il pranzo a base di carne ai 35 euro a testa per quello a base di pesce.

Ma quali sono i prodotti che sceglieremo?

Tra i classici che non mancheranno a tavola i must have sono rappresentati dall’insalata russa e panettone. Tra i primi posti anche il salmone affumicato. Ma vediamo più nel dettaglio: non mancheranno i panettoni, con crescita di quelli artigianali. Quelli “low cost” a partire da 3€ la faranno ancora da padrona ma in molti sceglieranno un buon prodotto artigianale con prezzo che oscilla tra 15 e 20 Euro, soprattutto da regalare. Sulle tavole cilentane, poi non mancherà frutta secca e tra noci, mandorle, noccioline e pistacchi il posto d’onore lo avranno i fichi.

Per le festività di Natale il pesce è ancora protagonista a tavola nelle sue molteplici declinazioni. Sempre molto gettonati i “grandi classici” come pesce in forno, pasta con vongole, fritti, ma anche salmone fresco ed affumicato e crostacei. In grande rialzo vini di qualità e spumanti (soprattutto per ceste aziendali). Grande richiesta per le bollicine (anche Made in France).

Tra i prodotti “stabili” in termini di vendite carne sia bianca che rossa. Anche in questo caso vince ancora la tradizione con prodotti del territorio e che da sempre sono presenti in tavola per Natale.

Risulta, invece, debole la domanda per il pane ed affini. A dimostrazione che persiste anche durante le festività la crisi di un settore, come quello della panificazione, che, per vari motivi non riesce ancora a rialzarsi.

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