La rivista “Gambero Rosso”, nella sua sezione online, ha pubblicato un articolo sui dolci di Natele. Tra le varie aziende che producono, panettoni torroni e fichi secchi suggerite anche due aziende del Cilento.
Si tratta in particolare delle aziende agricole Nuvoli di Antonio Nuvoli, situata a Felitto e Santomiele di Antonio Longo e Corrado Del Verme, situata a Prignano Cilento.
I loro prodotti, secondo Gambero Rosso, non devono mancare sulle nostre tavole.
Il fico secco è un dolce semplice, goloso e antico. È uno dei prodotti immancabili sulle tavole delle feste; a fine pasto o per accompagnare dei formaggi importanti, come spezza-fame o per avere un carico extra di energia, semplice o farcito di mandorle e a volte ricoperto di glassa al cioccolato.
Ecco la recensione che Gambero Rosso scrive delle due aziende:
Nuvoli
Antonio Nuvoli, dopo anni di lavoro in Trentino, è tornato nel suo Cilento e insieme alla moglie ha rilevato un terreno incolto nel Parco Nazionale del Cilento, ci ha impiantato un ficheto della cultivar dottato e nel 2013 ha creato un’azienda agricola biologica. Nei 4 ettari di terreno le piante di fico convivono con alberi di mandorlo, noce e agrumi, utilizzati nei prodotti aziendali. In tutte le specialità Nuvoli si legge una lavorazione onesta e artigianale, senza aromi di sintesi e conservanti. Golosi e muscolosi al morso gli steletti, le classiche cannette farcite con noci di Sorrento o con mandorle di Toritto. Piacevolissimo il capicollo, rollé di fichi in tre varianti: alle mandorle rum biologico della Martinica e cioccolato fondente, alle noci e rum, alle mandorle e pistacchi di Bronte.
Santomiele
Nel settore dei fichi secchi non c’è partita: Santomiele è il numero uno. Da almeno 20 anni Antonio Longo, in collaborazione con Corrado Del Verme, produce dolcezze gourmet preziose partendo da un prodotto agroalimentare povero, riuscendo a trasformare la zucca in carrozza, Cinderella in principessa. Un mago delle favole che ha raggiunto il massimo dell’incanto nel fico sbucciato prima dell’essiccazione. C’è la materia prima, il dottato, la cultivar del fico bianco del Cilento Dop, di cui Antonio controlla l’intera filiera di produzione. C’è il “genius loci”, il borgo di Prignano Cilento dove è tradizione, unica al mondo e nella stessa Italia, il fico pelato prima dell’essiccazione, grazie alle condizioni microclimatiche ideali per lo sviluppo e la maturazione del frutto. E c’è una scelta produttiva portata alla naturalità, senza uso di aromi, conservanti e anidride solforosa. Molte le varianti di fichi secchi Santomiele, tutte buonissime e bellissime, dalla classica cannetta fino a quel gioiello che è la “pigna”, in vendita nel fascinoso showroom aziendale, in botteghe di cose buone e on line. In degustazione in ristoranti d’autore e pizzerie gourmet.