Sono tre le candidature dal comprensorio del Cilento e Vallo di Diano per diventare Capitale Italiana della Cultura. A fare da apripista è stata l’amministrazione comunale di Capaccio Paestum, guidata dal sindaco Franco Alfieri, intenzionata ad ottenere il conferimento per l’anno 2021. Poi si sono aggiunge prima Padula e poi Teggiano. Se Capaccio Paestum può puntare fortemente sulla straordinaria bellezza dell’area archeologica, Padula vanta la magnifica Certosa di San Lorenzo. Teggiano, invece, con il suo suggestivo centro storico, è da molti considerata la perla del Vallo di Diano. Insomma le tre località hanno tutte le carte in regola per ambire al riconoscimento.
Capitale Italiana della Cultura, l’iniziativa
Il termine fissato per candidarsi a Capitale Italiana della Cultura era quello del 16 dicembre. Il titolo è stato istituito dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo nel 2014. L’obiettivo è “sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura. Ciò affinché si possa cogliere maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e, infine, il benessere individuale e collettivo”.
Nato dopo la nomina di Matera a Capitale Europa della Cultura 2019, il titolo di Capitale della Cultura deriva quindi dalla scia e sull’entusiasmo dell’omonima iniziativa continentale. Dal 2015 a oggi, hanno ricevuto il riconoscimento Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015), Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), mentre per il 2020 la città designata è Parma.
A chi era rivolto il bando
Il bando per la Capitale Italiana della Cultura era rivolto a Comuni, Città metropolitane e Unioni di Comuni che non abbiano partecipato alla selezione per gli anni 2018 e 2020.
Le modalità di candidatura
Le città candidate hanno dovuto inviare, entro il 16 dicembre, una manifestazione di interesse alla partecipazione del bando. Entro il 2 marzo 2020, sarà necessario trasmettere il proprio dossier di candidatura che sarà valutato da una giuria composta da sette esperti del settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica.