Costabile Carducci a processo, ad oltre 170 anni dalla sua morte. Si tratta di una ricostruzione storica che ripercorrerà la vita e le gesta del patriota capaccese, da quando decise di abbracciare le idee carbonare e di capeggiare i moti nel Cilento, fino alla sua morte. Tutto questo avverrà a Vibonati, presso il monastero. Il Carducci comparirà davanti ad un tribunale presieduto dallo storico Corrado Limongi. Nei panni del pubblico ministero l’avvocato Ennio Apunzo, di difensore l’avvocato Franco Maldonato. Sarà la giuria popolare, costituita dai cittadini presenti, ad emettere la sentenza.
Le letture saranno affidate a Sebastiano Somma, Morgana Forcella e Ulderico Pesce. L’appuntamento è sabato 28 dicembre alle ore 17.30
Carducci, nato a Capaccio nel giugno del 1804, morì il 4 luglio del ’48 a Maratea dove era approdato quel giorno stesso. Lì fu raggiunto dal sacerdote Vincenzo Peluso di Sapri, uomo fidato dei Borboni, che, fingendo di essere alleato dei rivoluzionari, uccise molti dei suoi compagni e fece prigioniero il Carducci. Successivamente, nello stesso giorno, dopo essere stato esposto al pubblico ludibrio, il patriota fu portato nella pineta di Acquafredda e lì fu ucciso con un colpo di pistola in pieno viso.
Peluso tornò a Sapri portando come trofeo la sciabola ed il cappello di Carducci il cui corpo fu ritrovato qualche giorno dopo e grazie ad un parroco fu seppellito in una chiesetta di Acquafredda.