Bollette Consac a Castellabate: parziale dietrofront

Sindaco annuncia nuove verifiche sui contatori ma la minoranza incalza. Lo Schiavo: si conferma grande sbaglio fatto con la scelta di Consac

Di Redazione Infocilento

CASTELLABATE. “Dopo gli incontri di questi giorni, ieri Consac ha aderito alla mia pretesa di verificare le utenze che hanno ricevuto una bolletta superiore a 200,00 euro, che sono il 22% del totale. Da lunedì personale della società effettuerà la lettura di questi contatori, a seguito della quale verranno emesse e recapitate nuove bollette scorporate dalla quota del consumo presunto e contenenti solo il consumo effettivo”. Ad annunciarlo il sindaco Costabile Spinelli che interviene sulla recente polemica relativa alle bollette dell’acqua (leggi qui).

Per quanto concerne, invece, il restante 78% delle utenze che hanno ricevuto una bolletta inferiore a 200,00 euro, questi potranno comunicare l’autolettura del proprio consumo a Consac, al fine di vedersi rideterminata la bollettazione.

Una buona notizia per i cittadini di Castellabate. Questi si erano visti recapitare bollette esose da parte della Consac, la società che è di recente subentrata nella gestione del servizio idrico.

Bollette Consac, la polemica prosegue

Questo passo indietro parziale, però, non è servito a placare gli animi. Il consigliere comunale Alessandro Lo Schiavo, non risparmia accuse al primo cittadino. “Un Sindaco che fa retromarcia, che chiede chiarimenti alla Società che lui stesso ha scelto convintamente con la sua maggioranza, che ottiene da Consac il ricalcolo delle bollette, che dichiara sulla propria pagina facebook di non pagare le bollette, di stracciarle ed attendere le nuove che arriveranno dopo il Natale è la conferma di un grande sbaglio fatto a danno della collettività di Castellabate”, dice l’esponente dell’opposizione. “Adesso ci faranno pagare solo quello realmente consumato, ma i costi, le tariffe non cambieranno”, prosegue.

Le preoccupazioni della minoranza

Lo Schiavo parla della vicenda come di “un grande bluff”, un rinvio del problema finalizzato soltanto a “calmare gli animi infuocati della popolazione”.

“Stanno distruggendo l’economia di un territorio. Si è costretti a lavorare durante l’estate non per trarne profitto, ma per fronteggiare la richiesta sempre impellente di soldi soldi da parte di questi governanti”, dice. Infine l’invito a convocare un consiglio comunale monotematico per affrontare la questione. “Stiamo valutando anche una Class Action per tutelare la popolazione”, conclude.

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