MOIO DELLA CIVITELLA. Si è chiusa ieri in corte di Appello la vicenda giudiziaria per turbativa d’asta che ha visto coinvolti i pubblici ufficiali del comune di Moio della Civitella: il responsabile dell’ufficio tecnico, Angelo Stifano è stato “graziato” dalla prescrizione, ma essendo stato ritenuto consumato in fatto il reato, è stato comunque condannato assieme al Comune a risarcire i danni patiti dal denunciante Luigi Ruggiero.
Turbativa d’asta, la vicenda
I fatti risalgono al 2009 quando Luigi Ruggiero, rappresentante di una cooperativa locale, aveva rilevato dei presunti illeciti in una gara d’appalto per l’espletamento della mensa scolastica. Gli illeciti avrebbero avuto un unico denominatore, Angelo Stifano all’epoca RUP della gara di appalto.
I movimenti dello Stifano, secondo le accuse, erano finalizzati a far aggiudicare il servizio in oggetto ad una impresa “amica”, il responsabile della gara, sarebbe stato “aiutato” del Sindaco Antonio Gnarra e del Vice Sindaco Claudio Stifano: la Procura di Vallo della Lucania aveva chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio anche di costoro. In primo grado era arrivata l’assoluzione per gli amministratori locali e la condanna in sede penale del Rup.
La decisione della Corte d’Appello
La Corte di Appello di Salerno ieri ha dichiarato prescritto il reato per cui Stifano era stato condannato in primo grado e lo ha condannato (in solido con il Comune di Moio) a risarcire il Ruggiero.
Respinti gli appelli della Procura e della parte civile contro le assoluzioni intervenute in primo grado a beneficio dell’ex Sindaco Antonio Gnarra, del vice Claudio Stifano e dell’imprenditore beneficiato dalla turbativa Gerardo Forte. Tra 90 giorni il deposito della motivazione.