Agropoli, no alla messa a scuola: polemiche proseguono

No alla messa e alla benedizione del presepe a scuola. Il caso continua a far discutere. Utenti divisi sul provvedimento adottato ad Agropoli

Di Ernesto Rocco

AGROPOLI. Pareri divisi sul provvedimento della direzione del Primo Circolo Didattico di Agropoli di non consentire la celebrazione della Santa Messa a scuola in vista del Natale, così come la benedizione del presepe. Ieri, ad InfoCilento, la dirigente Margherita Baldi aveva chiarito che la decisione non era stata assunta in maniera arbitraria, ma in modo unanime dal Consiglio d’Istituto (leggi qui). La preside, aveva precisato che la scuola è un istituto laico, così come previsto dalla stessa Costituzione e che sebbene non sia stato vietato l’allestimento del presepe, la messa all’interno dell’edificio non sarebbe stata officiata, anche per rispetto degli studenti di altra cultura.

Niente messa a scuola, le polemiche

Questi chiarimenti sono serviti solo in parte ad evitare delle polemiche su un tema che anche a livello nazionale è molto dibattuto. Parliamo della necessità di tutelare i bambini di credo differente che ormai sono presenti nella nostra comunità multietnica e di salvaguardare la laicità della scuola, al contempo senza stravolgere cultura e tradizioni del popolo italiano.

I commenti

Molti i commenti arrivati proprio tramite InfoCilento. In molti solidarizzano con la dirigente e il consiglio d’istituto, evidenziando come la messa in una scuola statale sarebbe inopportuna. Altri considerano scontata la decisione “perché – dice qualcuno – il luogo per dire messa è in Chiesa non in classe”.

Ma in tanti sono anche di parere opposto. “Laicità non significa ateicità”, commenta qualcuno bollando come “discriminanti per i bambini cattolici” questi provvedimenti. Altri ne fanno una questione di cultura e tradizione che non può essere messa in discussione dalla presenza di bambini di altra religione. Non manca chi sottolinea come l’educazione e l’integrazione passino anche attraverso la conoscenza delle altre culture. “Se si ragiona così aboliamo anche l’ora di religione”, uno dei commenti.

Insomma le polemiche non mancano ma sarebbero state comunque inevitabili considerato che su un tema del genere appare proprio difficile mettere d’accordo tutti.

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