Doppio appuntamento sabato 29 dicembre e domenica 30 dicembre nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e Alburni.
Scene di vita quotidiana, antichi mestieri, prodotti tipici, abiti d’epoca e le suggestioni della Natività: quest’anno una edizione spettacolare della rievocazione religiosa del Presepe Vivente di Roscigno, dove vede protagonisti tutta la comunità e con la partecipazione dei ragazzi extracomunitari ospiti del progetto S.P.R.A.R. (sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati) e dei ragazzi della squadra “A.S.D. Montepruno Roscigno”. Cento i figuranti all’interno del suggestivo scenario del Borgo di Roscigno Vecchia, nel cuore della civiltà contadina. Luci soffuse, musica in sottofondo, la natura che si mostra in tutta la sua bellezza: 29 dicembre e 30 dicembre a partire dalle ore 15.00 di scena l’imperdibile rievocazione religiosa.
La manifestazione è organizzata dalle associazioni Roscignopiù, Terra Mia, Legambiente e la Proloco Roscigno Vecchia con la collaborazione del Comune, della Parrocchia e con l’immancabile sostegno della BCC Monte Pruno di Roscigno.
Inoltre, “Presepe 900” è stato inserito nel progetto “ I presepi raccontano la Lucania antica”, che vede coinvolte Proloco, Amministrazioni comunali e Associazioni di diversi paesi della Basilicata meridionale e del Cilento con l’obiettivo di creare una fervida rete sinergica per la promozione e la valorizzazione del territorio: si parte dalle comuni tradizioni presepiali per raccontare e rappresentare le singole realtà e le rispettive tradizioni, storie,natura, antichi mestieri e musica.
“Desidero ringraziare tutti i volontari – ha detto il Sindaco Pino Palmieri – per il grande impegno di queste settimane. Tantissimi preparativi per regalare un momento unico. Ci aspettiamo una buona partecipazione di visitatori, che saranno accolti con grande entusiasmo da noi tutti”.
Particolarità di questo Presepe Vivente è anche la dimensione, dal momento che si snoda lungo tutto un percorso all’interno del vecchio borgo. I luoghi saranno impreziositi da arredi, luci e musica in sottofondo. Per i visitatori, la possibilità di rivivere – a tutti gli effetti – l’atmosfera dell’antica Betlemme, diventandone quasi parte integrante. Insomma, un tuffo nel passato tra antichi mestieri e la dimensione del quotidiano, complice la presenza delle tante massaie che saranno impegnate nei lavori a maglia o in cucina.
La manifestazione rappresenta una perfetta sintesi tra devozione e fede, ma anche l’occasione per i molti visitatori di conoscere la ricchezza storica, naturalistica e culturale del nostro territorio.