Agropoli: rischio commissariamento? Convocato consiglio comunale

Commissariamento del Comune di Agropoli? Un'ipotesi remota ma che è emersa nel corso della conferenza dei capigruppo

Di Gennaro Maiorano

AGROPOLI. Comune a rischio commissariamento? E’ soltanto un’ipotesi (più che remota), emersa nel corso della Conferenza dei Capigruppo tenutasi lo scorso 4 dicembre e riunita allo scopo di fissare l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. Tra gli argomenti che si discuteranno, su proposta dell’assessore al bilancio Roberto Mutalipassi, ci sarà anche il riconoscimento di debiti fuori bilancio, derivanti da un provvedimento giurisdizionale esecutivo.

Rischio commissariamento ad Agropoli?

“I presenti – si legge nel verbale – si esprimono favorevolmente all’inserimento all’ordine del giorno della proposta, stante la necessità di tutelare l’Ente da ulteriori esborsi di spesa, anche in considerazione che incombe la minaccia commissariale, invitando, tuttavia, gli organi competenti, all’accertamento di eventuali responsabilità”. Parole, queste, che aprono l’ipotesi al rischio commissariamento, evidenziato anche dal consigliere comunale Consolato Caccamo.

La situazione delle casse dell’Ente

Durante la discussione si saprà di più sull’entità e la natura dei debiti. In realtà il commissariamento è un’ipotesi remota. Ciò anche perché la maggioranza approverà la proposta di riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Ma l’Ente appare comunque in affanno sotto l’aspetto economico. Una situazione, in realtà, mai nascosta dalla stessa amministrazione comunale.

La data del consiglio comunale

Il prossimo consiglio comunale è in programma in prima convocazione per l’11 dicembre e in seconda il 13 (entrambi alle ore 10). I primi 26 punti saranno riservati alle interrogazioni: 10 quelle di Agostino Abate, altrettante quelle di Consolato Caccamo e le restanti del consigliere della Lega Gisella Botticchio. L’abolizione del question time non ha evitato che le interrogazioni della minoranza venissero meno. Il rischio, quindi, è che i consigli comunali vengano “ingolfati” dal dibattito politico relativo alle richieste della minoranza.

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