Una vera rivoluzione per gli studi dei medici di famiglia in Campania. Il 2020 vedrà partire il nuovo modello organizzativo che permetterà ai cittadini di avere “un’assistenza più capillare e vicina”, spiega all’Adnkronos Salute Luigi Sparano, segretario Fimmg Napoli, con la possibilità di fornire assistenza fino alle 20 di sera.
Il modello è frutto dell’accordo tra la Regione Campania e Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina generale, che “in assenza fino ad oggi di un modello integrativo, visto che il 40% dei camici bianchi lavorava in autonomia, segna l’avvio di una nuova organizzazione che farà nascere 181 ‘Aggregazioni funzionali territoriali’ che metteranno in rete i 4200 medici di famiglia della Campania”, sottolinea Sparano.
Una delle novità dell’accordo è la possibilità per i medici di assumere “un collaboratore di studio per ciascun professionista e tre infermieri per ogni gruppo di 20 medici riuniti nelle Aggregazioni. Con studi aperti nell’arco delle 12 ore, dalle 8 alle 20”, osserva il segretario. Il nuovo modello per la medicina generale della Campania “può essere a sede unica o multipla, ma è possibile individuare una ulteriore sede complessa nella quale possono essere presenti altre forme assistenziali, un ambulatorio infermieristico condiviso o un punto prelievi”, evidenzia Sparano.
Ma cosa cambia davvero per il paziente?
“Lo scopo delle aggregazioni – risponde il responsabile della Fimmg di Napoli – è prendere in carico il malato cronico con patologie cardiovascolari, metaboliche e, per la prima volta, respiratorie. Infatti – aggiunge Sparano – ai medici sarà fornito uno spirometro. L’assistito avrà la sicurezza che, attraverso questa organizzazione, oltre al proprio medico di fiducia potrà contare su una rete e quindi su altri studi”. “E’ stata individuata anche la figura del coordinatore del sistema, che potrà anche essere elettro dai medici e servirà per uniformare i comportamenti dei medici stessi nell’affrontare le varie patologie”.
Il modello sfrutterà anche una quota per la Campania dei fondi vincolati in Finanziaria per l’acquisto di apparecchiature diagnostiche per gli studi dei medici di famiglia, circa 235 milioni in totale.