ROSCIGNO. Truffe telefoniche: l’allarme dei carabinieri.
Sono sempre più diffusi gli episodi segnalati ai danni di anziani. Per metterli in guardia si stanno mobilitando sia carabinieri che parrocchie. Attività di sensibilizzazione, fortemente voluta dal comandante provinciale dei carabinieri di Salerno Gianluca Trombetti, e dal capitano della compagnia di Sala Consilina Davide Acquaviva, avviata dopo una serie di segnalazioni raccolte dai militari dell’Arma, la cui attività ha permesso di far luce su una serie di truffe telefoniche avvenute nella zona.
Allarme truffe: ecco come agiscono i malviventi
Il modus operandi prevede un contatto telefonico su soggetti ben studiati, per lo più anziane donne, in cui l’interlocutore si finge essere l’avvocato del figlio il quale si è reso protagonista di un grave incidente mortale in cui è rimasta senza vita un’altra persona. La situazione viene resa veritiera ponendo sullo sfondo della conversazione un uomo che si dispera e chiede giustizia. Per porre rimedio all’accaduto e poter scarcerare il figlio arrestato, alle donne viene chiesto di pagare in contanti la somma di 8000,00 euro e nel caso in cui non avessero subito tutta la disponibilità,è sufficiente racimolare il più possibile, compresi anche monili in oro e gioielli. Il tutto viene poi consegnato a un sedicente collaboratore dell’avvocato che passa direttamente a casa a ritirala. Alcune volte i tuffatori si spacciano per carabinieri.
Cosa fare in caso di sospetti?
È importante rivolgersi alla propria stazione locale dei carabinieri se si notano persone in paese che fanno il porta a porta, se si ricevono telefonate in cui si ricevono notizie inerenti i propri familiari lontani. Insomma avere un dialogo aperto con i carabinieri segnalando fatti anomali e dubbi.