Serie D: ancora un pari interno per la Gelbison

Allo stadio "Morra" esce indenne il Val d'Agri

Di Christian Vitale

Nel quattordicesimo turno di Serie D la Gelbison, dopo la sconfitta di Nardò, cercava punti pesanti, per rilanciarsi in classifica, nel match interno, in programma allo stadio “G.Morra” di Vallo della Lucania, contro il Grumentu Val d’Agri.. L’undici lucano, guidato da mr. Finamore, con quattro punti in classifica in meno rispetto ai rossoblu cilentani in trasferta, in sei precedent,i avevano raccolto un successo e cinque sconfitte. Mr. Squillante, nel match diretto da Angelo Tommasi della sezione arbitrale di Lecce, si affida dal primo minuto a D’Agostino tra i pali, Di Gregorio, Cassaro, Mautone e Caruso nel pacchetto arretrato a quattro, con Uliano e Diop in mediana affiancati, sui binari esterni da Pipolo e Zanghi, mentre Orlando e Varela erano i due riferimenti offensivi.


Il match
La Gelbison parte meglio, tentando di alzare subito il baricentro nella metà campo ospite: i padroni di casa cercano gloria sui calci piazzati in un paio di circostanze, e al quinto sfiorano il vantaggio con Cassaro, di testa, sugli sviluppi di un corner. Vallesi ancora pericolosi al nono con Zanghi, che prova a sorprendere Donini, estremo difensore avversario, con un tiro-cross che si spegne sopra la traversa. Poco prima del quarto d’ora la squadra di Squillante tenta ancora la via del vantaggio con la sortita offensiva di un difensore, Mautone però non inquadra lo specchio della porta protetto da Donini. Dopo una prima fase di forcing dei locali la sfida si abbassa leggermente di ritmo, rivelandosi meno avara di emozioni: alla mezzora è il team ospite a farsi vedere per la prima volta con Bongermino, D’Agostino non corre particolari rischi. La prima frazione, dopo tre minuti, termina cosi senza reti.


Nella ripresa è ancora la Gelbison a iniziare meglio; Squillante, dopo pochi giri di lancette, inserisce Maio per Diop, in cabina di regia. Al quinto ci prova Varela, il centravanti con un girata area dall’interno dell’area di rigorem non da precisione alla sua frustata che si spegne fuori. Al decimo De Gregorio, per i cilentani, calcia al lato dalla distanza, mentre centoventi secondi dopo stessa sorte per Bongermino che non impensierisce D’Agostino. La Gelbiison si fa vedere due volte nel giro di un minuto; Donini è costretto a metterci i guantoni al diciottesimo, quando Orlando calcia in maniera precisa verso la porta avversaria, mentre Cassaro mette alto sopra la traversa al diciannovesimo. Per i padroni di casa, a cavallo con il quarto d’ora, Passaro e Giobbe rilevano Zanghi e Cassaro, Bongermino, tra i più pericolosi dei suoi, al ventidue di gioco cerca di creare grattacapi, senza riuscirci, a Mautone e soci. Negli ultimi venti minuti Squillante passa al 4-3-3 inserendo Esposito per Caruso. Nel finale conclusioni pericolose di Passaro, ad undici dal termine, e Maio, a sette dal novantesimo. Nei quattro di recupero non capita più nulla: la Gelbison impatta ancora per 0-0 tra le mura amiche, offrendo una buona prova generale e sale a quota 18 punti in classifica.

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