“Se riparte il sud riparte tutta l’Italia”. Una voce di speranza quella del Premier Giuseppe Conte agli amministratori salernitani presenti ieri a Vallo della Lucania. Un lungo pomeriggio nel cuore del Mezzogiorno. Il Presidente, alle 16.47, con quasi un’ora di ritardo, è arrivato dinanzi al cancello dell’ospedale San Luca. È arrivato in auto dopo rider atterrato in aereo all’aeroporto di Pontecagnano. I primi minuti sono stati per le tantissime persone che nonostante la pioggia lo aspettavano dal primo pomeriggio per stringergli la mano e confermargli fiducia e stima.
Conte non si sottratto alle attenzioni dei Cilentani concedendo anche qualche foto prima di iniziare il programma istituzionale accolto dal direttore sanitario del nosocomio cilentano Adriano De Vita, dalle Autorità civili, militari e istituzionali tra cui il Prefetto di Salerno Francesco Russo, dal sindaco Antonio Aloia , dal senatore del Movimento Cinque Stelle, Francesco Castiello, dal sottosegretario del Ministero dell’Interno, Carlo Sibilia e dal consigliere regionale dei grillini, Michele Cammarano. A molti non è sfuggita l’assenza del direttore generale dell’Asl di Salerno Mario Iervolino secondo indiscrezioni non informato dell’arrivo di Conte e dunque non invitato ufficialmente.
Il Premier, si è recato in visita nel reparto di pediatria del nosocomio dove ha incontrato il personale sanitario, i piccoli pazienti e le loro famiglie. Si è fermato a parlare e a scherzare con i più piccoli. Li ha omaggiati di giocattoli prima di dirigersi al teatro Leo de Berardinis per ascoltare la voce degli amministratori. Grazie alla Fondazione Grande Lucania presieduta dal senatore Castiello ha incontrato oltre 100 sindaci salernitani per parlare di Mezzogiorno, infrastrutture, trasporti, giustizia, aree interne, spopolamento, lavoro e sviluppo. Tutto racchiuso manifesto nel “Manifesto Del Mezzogiorno” presentato dal senatore Castiello ed anticipato dagli interventi del sindaco di Vallo Aloia, e di Sala Consilina Francesco Cavallone, del presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino e dal presidente della Banca del Ciento, Silvano Lucibello. Al Premier è stata chiesta attenzione per il Tribunale di Vallo dopo la chiusura “discutibile” di quello di Sala Consilina, sull’aeroporto di Salerno Costa D’Amalfi e perché no Cilento (l’auspicio del presidente del Parco Pellegrino), sull’Alta velocità, sul sito archeologico di Velia che aspetta l’apertura del Museo e quello Paestum. Nel suo intervento il vice presidente della regione Fulvio Bonavitacola nel portare i saluti del Governatore De Luca ha chiesto sulla fine del Commissariamento della sanità Campana. “C’è una commissione tecnica deputata presso il Mef per valutare se ci sono i presupposti”. La risposta di Conte.
Ad attenderlo dinanzi al teatro De Berardinis anche una delegazione dei lavoratori della Treofan, l’azienda battipagliese acquisita e poi chiusa dalla Jindal. Il Capo del Governo italiano, è venuto in terra cilentana a discutere di temi che riguarda il meridione rendendo di fatto Vallo della Lucania quale luogo dove si spera di iniziare un nuovo percorso che porti ad una nuova stagione di riscatto per il mezzogiorno. Nella nostra storia recente, ed è stato ricordato anche ieri sera dallo Stesso Conte c’è un solo precedente relativo ad una visita fatta da un Capo del Governo alla cittadina da sempre considerata la capitale del Cilento. Accadde quarantatre anni fa con l’allora Presidente del Consiglio Aldo Moro. Pugliese come Conte che nel salutare ha ribadito “l’attenzione verso il Cilento, è massima. Questa di oggi è un’occasione preziosa”