A Vibonati, su iniziativa dell’agenzia per il lavoro Mathesis, finanziata da Anpal Servizi (l’ente statale per le politiche attive), sono stati attivati 5 tirocini extracurriculari per altrettanti immigrati, che percepiranno un compenso di 500 euro al mese. Immediato il commento di Valerio Arenare, segretario nazionale del Sinlai e originario del salernitano.
“Il fatto che siano stati selezionati 5 ragazzi meramente sulla base della nazionalità, e non già delle competenze, è una discriminazione bella e buona verso i disoccupati italiani, che a Vibonati sono tantissimi. D’altra parte, sappiamo benissimo come in tutto il sud sia molto difficile trovare un’occupazione, per cui un tirocinio del genere rappresenta un’occasione unica per entrare nel mondo del lavoro ed acquisire esperienza spendibile”, spiega.
“Questa opportunità, però, come al solito è stata negata ai ragazzi italiani, ormai chiaramente sfavoriti rispetto a chi è straniero; e tutto ciò avviene a spese dello stato e con la connivenza del comune di Vibonati”, aggiunge. Poi conclude: “Per queste ragioni l’amministrazione farebbe bene a vergognarsi per aver palesemente discriminato i propri concittadini”.