ASCEA. Numerose segnalazioni presso gli sportelli del consumatore del Codacons presenti in alcuni comuni del Cilento, relative ai divieti provocati dalla legge regionale n.5 dell’8 febbraio 2005 “costituzione di una zona di riqualificazione paesistico ambientale intorno all’antica città di Velia”.
A spiegare i motivi della contestazione Bartolomeo Lanzara, responsabile Codacons Cilento – Comuni Velini: “La legge n. 5, dell’8 febbraio 2005 – dice – doveva tutelare l’area intorno all’antica città di Elea – Velia. Nella legge si stabilivano tutte le regole e i relativi finanziamenti. I comuni di Ascea e Casal Velino, d’intesa con la Soprintendenza ai Beni Archeologici e quella ai Beni Architettonici dovevano, entro dodici mesi, redigere un “piano particolareggiato di riqualificazione” che prevedesse le aree inedificabili, la riqualificazione degli spazi e dei percorsi pubblici e degli immobili esistenti.. Nell’art. 2 veniva inserito un divieto: quello di apportare ogni modifica dell’assetto del territorio o di realizzare qualsiasi opera edilizia fino all’approvazione del piano. Con esclusione delle opere pubbliche”.
In questo sono le criticità perché, come spiega Lanzara, “Il piano tutt’ora non è stato redatto o approvato. Pertanto, la Regione Campania, davanti all’inadempimento, avrebbe dovuto nominare un commissario ad acta. Ma nulla di tutto ciò è accaduto. Insomma, i cittadini sono esasperati perché onerati di proporre ricorsi presso la giustizia amministrativa rispetto ai sistematici dinieghi prodotti dalla Soprintendenza, finanche rispetto agli interventi di manutenzione ordinaria. Pertanto, è di vitale importanza sbloccare la situazione di stallo nella quale versa l’intera zona interessata dalla legge”.
La sede Codacons Cilento – Comuni Velini, è ubicata a Casal Velino sul piazzale del Porto. Presenti sul territorio anche gli sportelli del consumatore, ubicati all’interno delle strutture comunali, presso i comuni di Pollica, Ascea Casal Velino, San Mauro Cilento, Ceraso e Moio della Civitella.