Dopo la pubblicazione del regolamento regionale dei criteri per il riconoscimento dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità (DRD del 23/10/2019), il Comitato Promotore delle aree interne e protette riprende da dove aveva iniziato ben cinque anni fa.
Dalla Valle del Calore era partita l’esigenza di migliorare le strategie delle aziende agricole in un territorio che si sta depauperando giorno per giorno. Un grido di allarme partito dal basso, e che in questi anni ha coinvolto professionisti, imprenditori, associazioni e amministrazioni comunali. Tanti gli incontri già svolti, e le iniziative avviate.
Tutti gli aderenti, dal primo momento, hanno cercato di iniziare un nuovo approccio convinti della necessità di dover cambiare visione, mercato, strategie, per sopravvivere ad una crisi economica dove l’emigrazione è ritornata ai livelli degli anni ’70. Non più una singola azienda, ma un insieme di realtà simili, tutte unite in un unico obiettivo: fare rete.
E proprio da qui, nelle aree interne del Cilento, a Felitto, presso la sala consiliare del comune, venerdì 22 novembre, ore 17, il Comitato promotore riconvoca cittadini, imprese, associazioni, ed enti, per la consultazione valida per la candidatura a “Distretto rurale”.
“Il nostro obiettivo – dichiara Anna Pina Arcaro, Presidente del Comitato – è quello di riequilibrare i territori, mettendo al centro le risorse primarie come l’agricoltura e l’ambiente e perseguendo, per la prima volta, in un processo dal basso”.
Le aree interne e protette, con questo percorso cercano di migliorare la linea delle politiche territoriali, mettendo al centro della pianificazione locale, i giovani, la biodiversità e le eccellenze di interi territori che sono abbandonati e dimenticati.
Saranno presenti l’agronoma Rosa Pepe per il comparto agricolo CREA OF, alcuni medici che stanno portando avanti il discorso di prevenzione e medicina dello Stile di Vita, i presidenti delle due associazioni di categoria (CIA e Coldiretti) e l’assessore del Comune di Battipaglia, Davide Bruno per il Protocollo fra Aree Interne e Protette e quelle Urbane.
Le imprese agricole di territori svantaggiati sono sopraffatte da molte altre difficoltà, rispetto ad altri luoghi. La burocrazia li sta mettendo in ginocchio. Un distretto rurale potrebbe rappresentare, soprattutto in queste realtà, un’occasione per far ripartire l’ economia rurale che farà sopravvivere i piccoli borghi dall’abbandono.