Sicignano: appropriazione indebita, poste a giudizio

Un cittadino di Sicignano degli Alburni si era visto bloccati 90 mila euro di buoni postali e ha deciso di citare le Poste

Di Katiuscia Stio

SICIGNANO DEGLI ALBURNI. Accolto il ricorso. Fissata l’udienza di comparizione per il 19 dicembre in cui Poste Italiane dovrà rispondere di “appropriazione indebita e imperizia”. «Le Poste Italiane vergognosamente si sono appropriate di denaro che non le appartiene- dice l’avvocato Giuseppe Russo dell’associazione Noi Consumatori di Castellabate. – e chi ha sbagliato pagherà anche penalmente e non faremo conti».

Il fatto riguarda un cittadino di Sicignano degli Alburni che si era visto bloccati 90 mila euro di buoni postali, ereditati dal padre e datati 2016, con la seguente motivazione: “blocco giudiziario”. «Peccato che mai nessuna Autorità Giudiziaria abbia disposto tale blocco sui buoni postali del signore in questione» aveva detto l’avvocato.

Al giudice civile viene chiesto di provvedere con urgenza allo sblocco di 2 buoni fruttiferi postali di € 45.000,00 ciascuno. Buoni fruttiferi postali bloccati dalle Poste Ialiane secondo le accuse senza che sussistano blocchi giudiziari (di alcuna autorità giudiziaria), senza che sussistono atti di pignoramento presso terzi, senza che sussistono motivi di giustizia o di debito che possano giustificare il blocco, conseguenza di una condotta che sarebbe determinata da grave imperizia, lambente l’illecito civile doloso e il reato di appropriazione indebita di denaro con l’aggravante di avere approfittato della proprio posizione dominante.

“Agiremo in sede civile per il risarcimento e, altresì, anche in sede penale, l’esposto alla Procura della Repubblica di Salerno è doveroso; il tutto per la tutela di un cittadino vittima di chi ha abusato del proprio potere”, aveva dichiarato tempo fa Russo.

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