PADULA. Assolti perché il fatto non sussiste. E’ quanto ha deciso il Gup del Tribunale di Lagonegro a margine del processo per una presunta truffa relativa a lavori edili nella Certosa di San Lorenzo in Padula, nella sede del municipio di Padula, nell’ex convento di Sant’Agostino, che secondo le accuse non erano mai stati eseguiti.
A finire sotto indagine tre persone: un dirigente del comune, un architetto del Vallo di Diano ed il titolare di un’impresa edile. I tre erano stati denunciati di truffa in concorso ai danni dello Stato per 1,5 milioni di euro, compiuta “al fine di conseguire illecitamente erogazioni pubbliche e di falsità ideologica e materiale commessa da incaricati di pubblico servizio”.
Il procedimento con rito abbreviato, però, si è concluso con l’assoluzione con formula piena. Venuta a cadere la tesi secondo cui sarebbero stati simulati l’inizio, la prosecuzione e la chiusura di lavori. Il Gup ha confermato che tutto è avvenuto regolarmente. L’indagine era partita nel 2018.