In Cilento e Vallo di Diano due tra le pasticcerie migliori d’Italia

La Maison Manilia di Montesano e la Pasticceria agricola cilentana di Pietro Macellaro rappresentano il top in Italia

Di Katiuscia Stio

Conta 23 indirizzi da non perdere la geografia delle migliori pasticcerie d’Italia delineata dal Gambero Rosso in occasione della presentazione della settima edizione della guida “Pasticceri & Pasticcerie 2020” di Gambero Rosso. La classifica delle Tre Torte (i locali che raggiungono un punteggio superiore ai 90) regala conferme, con 23 locali e tra i premiati non mancano Pasticcerie e Pasticcieri del Cilento e Vallo di Diano.

I premi per le pasticcerie di Cilento e Vallo di Diano

Prima nella classifica delle Tre Torte, con un punteggio di 95, è la pasticceria Veneto di Brescia, seguita con 94 da Dalmasso di Avigliana, in Provincia di Torino. Il nostro territorio è rappresentato da Maison Manilia di Montesano sulla Marcellana e Pasticceria agricola Cilentana Pietro Macellaro di Piaggine che condividono il terzo gradino del podio con Biasetto di Padova. Le due pasticcerie del comprensorio cilentano – valdianese si mettono alle spalle anche la rinomata Sal De Riso Costa d’Amalfi che ottiene 92 punti. Tre torte anche per un’altra salernitana: la pasticceria Pepe Mastro Dolciere di Sant’Egidio del Monte Albino.

Migliori pasticcerie, Campania seconda

A guidare il treno delle eccellenze è la regione Lombardia con 6 insegne, seguono la Campania con 5, poi Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Sicilia con 2, infine Toscana e Trentino-Alto Adige con 1. Mentre si infoltisce il numero delle Migliori Due Torte (i locali che hanno un punteggio da 85 a 89) che passano da 54 a 60.

”L’appuntamento con la guida Pasticceri&Pasticcerie mette in luce un settore in continua e costante crescita ed evoluzione” ha sottolineato Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso. “Il Gambero – ha ricordato – è da sempre attento ai maestri impegnati nell’utilizzo e nella trasformazione dei prodotti eccellenti che ne esaltano le qualità e riescono a produrre grandi capolavori, simbolo della creatività culinaria del nostro Paese”.

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