SAN GIOVANNI A PIRO. L’amministrazione comunale ha deciso di richiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale in seguito all’ondata di maltempo e in particolare alla mareggiata che ha colpito il porto di Scario tra il 12 e il 13 novembre. Ingenti sono i danni. Come constatato da un sopralluogo effettuato nella mattinata del 13 novembre, alla radice del molo è rilevabile la presenza di materiale solido quale sabbia, pietrisco, tronchi, porzioni di muratura di rivestimento e di coronamento della barriera; e ancora parte del muro del molo di sopraflutto è stato sradicato e ribaltato.
Inoltre la parte terminale del molo di sopraflutto appare ancora più inclinata a seguito ulteriore abbassamento della quota della testata. E’ visibile nella pavimentazione del molo una lesione trasversale che pare indichi il punto di rotazione; il cordolo in pietra del molo, per circa 20 m, è stato completamente demolito e riversato nel bacino del porto; diverse lesioni sono presenti nella pavimentazione del molo nel tratto interessato dalla demolizione del muro; l’impianto elettrico ed idrico che alimenta le colonnine è stato danneggiato con sradicamento delle condotte elettriche ed idriche; almeno 4 delle colonnine servizi sono state danneggiate di cui 2 completamente sradicate; almeno tre bitte sono state sradicate e riversate nel bacino del porto; almeno 20 dissuasori in ferro sono stati piegati/sradicati; danni ad alcune barche di diporto compreso l’affondamento di n. 2 barche.
Considerata la notevole entità dei danni e vista la necessità di non pesare sulle casse dell’Ente, la giunta comunale guidata dal sindaco Ferdinando Palazzo, ha chiesto a Governo e Regione il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
Intanto la Guardia Costiera di Palinuro ha disposto l’interdizione del molo: sarà vietato non solo l’accesso ma anche la sosta, l’ormeggio e l’ancoraggio di qualsiasi attività navale, nonché ogni altra attività.