Sono stati 9.721 gli incidenti stradali, in Campania, nel 2018, di cui 206 mortali. Sono i dati dell’Istat sugli indicenti stradali, resi noti oggi, in base ai quali altre 14.643 persone sono rimaste ferite. Rispetto al 2017, diminuiscono gli incidenti (-2%) e il numero di vittime della strada (-14,9%) con riduzioni percentuali superiori a quelle rilevate nell’intero Paese (rispettivamente -1,4% e -1,3%); il numero di feriti si riduce (-0,9%), poco meno della media nazionale (-1,6%).
Il maggior numero di incidenti si e’ registrato a Napoli: sono stati 5181 con 88 morti. Segue Salerno con 2467 incidenti di cui 42 morti. Caserta e’ terza per numero di incidenti stradali pari a 1294, ma seconda per numero di morti: sono stati 52. Sono stati 533 gli incidenti ad Avellino con 11 morti; 246 gli incidenti a Benevento. Nel 2018, l’incidenza degli utenti vulnerabili per eta’ (bambini, giovani e anziani), morti in incidente stradale, in Campania e’ superiore alla media nazionale (46,1% contro 45,3%), ma in controtendenza la differenza piu’ ampia e’ fatta registrare dagli ultrasessantaquattrenni (Campania 24,7%, Italia 31,9%).
Guardando invece agli utenti vulnerabili, secondo il ruolo che hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione e’ superiore nel 2018 a quello nazionale (53,9% contro 48,8%). Negli ultimi nove anni (2010-2018) l’incidenza di pedoni deceduti e’ cresciuta molto di piu’ in Campania (da 12,2% a 19,4%) che nel resto del Paese (da 15,1% a 18,4%). Nel 2018 il maggior numero di incidenti (il 75,3% del totale) si e’ verificato sulle strade urbane, provocando 98 morti (47,6% del totale) e 10.678 feriti (72,9%). Rispetto all’anno precedente i sinistri diminuiscono del 2,6% in ambito urbano, dello 0,7% sulle autostrade e dello 0,2% sulle strade extraurbane. Gli incidenti piu’ gravi continuano ad avvenire sulle strade extraurbane e sulle autostrade. Piu’ della meta’ degli incidenti (55,1%) avviene lungo un rettilineo, sia sulle strade urbane sia su quelle extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che si verificano in corrispondenza degli incroci rappresentano il 24% del totale, seguono quelli che avvengono nei pressi di una intersezione (9,4%) e in curva (7,9%).
Lungo le strade extraurbane il 23,7% degli incidenti si verifica in curva, il 6,5% in corrispondenza di un incrocio. Nel periodo primaverile ed estivo la concentrazione degli incidenti e’ elevata, in coincidenza con la maggiore mobilita’ legata a periodi di vacanza. Tra maggio e settembre si contano 4.439 incidenti (il 45,7% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subi’to lesioni 6.761 persone (46,2%) e 105 sono decedute (51%). L’indice di mortalita’ raggiunge i valori piu’ elevati nella fascia oraria tra le 2 e le 3 (7,4 morti ogni 100 incidenti), tra le 6 e le 7 (5,6) e tra le 22 e le 23 (5,7), con valori di molto superiori alla media giornaliera (2,1). La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o piu’ veicoli (73,5%); la tipologia di incidente piu’ diffusa e’ lo scontro frontale-laterale (3.255 casi, 51 vittime e 5.274 feriti), seguita dal tamponamento (1.733 casi, 18 decessi e 2.869 persone ferite). Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta, la velocita’ troppo elevata e il mancato rispetto della distanza di sicurezza sono le prime tre cause di incidente. I tre gruppi costituiscono complessivamente circa il 39% dei casi. Il tasso di mortalita’ standardizzato e’ piu’ alto per la classe di eta’ 15-29 anni (5,3 per 100mila abitanti).