Castelnuovo si mobilita “contro tutti i muri”

L'Ente aderisce alla Giornata nazionale di mobilitazione contro tutti i muri, nel 30° anniversario della caduta del muro di Berlino

Di Luisa Monaco

CASTELNUOVO CILENTO. La giunta comunale, su proposta del Sindaco Eros Lamaida, ha deciso di aderire alla “Giornata nazionale di mobilitazione contro tutti i muri” indetta per il 9 novembre 2019 dalla Tavola della pace e dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani in occasione del 30° anniversario della caduta del Muro di Berlino.

I muri sono causa di pesanti conseguenze, della diffusione dell’ideologia della divisione che mina la convivenza planetaria, viola il diritto internazionale dei diritti umani, alimenta chiusure, contrapposizioni, odio e scontri mentre cresce, a tutti i livelli, il bisogno estremo di dialogo e cooperazione per affrontare le tante crisi aperte. Trent’anni fa un solo muro divideva una città, un continente e un mondo.Oggi i Muri sono dappertutto. Sebbene il mondo resti nell’immaginario uno spazio aperto, non sono mai esistiti tanti muri come oggi. Alla fine della Seconda guerra mondiale erano 7. Trent’anni fa, nel 1989 erano diventati 16. Nei primi 10 anni dopo la fine della guerra fredda ne sono stati costruiti 14. Oggi se ne contano 77.

L’ultimo muro è quello che la Turchia sta costruendo lungo il confine con la Siria. Un muro di guerra, continuamente difeso con le armi e gli eserciti. C’è il muro di Trump tra gli Stati Uniti e il Messico e tanti altri: tra l’Ungheria e la Serbia, tra l’India e il Pakistan e tra l’India e il Bangladesh, tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, tra la Georgia e l’Ossezia meridionale, tra la Spagna e il Marocco, tra la Turchia e l’Iran, tra l’Iraq e il Kuwait, tra l’Arabia Saudita e lo Yemen, tra l’Ucraina e la Russia, tra le due metà di Cipro, tra l’Egitto e la Striscia di Gaza. C’è un muro costruito sull’acqua, nel Mediterraneo, quello che ci riguarda più da vicino, è un muro fatto di indifferenza, cinismo, odio, respingimenti e politiche violente.

Alla luce di queste considerazioni il Comune di Castelnuovo Cilento ha deciso di scendere in campo, impegnandosi formalmente ad affiancare quelle iniziative tese ad abbattere i muri, visibili e invisibili, impedendo le disuguaglianze, le prevaricazioni, le oppressioni e le violenze di ogni genere. In tal senso, così come è stato sollecitato dal Coordinamento degli Enti Locali, il prossimo 9 novembre l’amministrazione comunale, insieme con le scuole, ha previsto una festa della fraternità, libertà e pace, valorizzando le esperienze positive presenti sul territorio. Previsto un momento di riflessione sui muri che si vanno costruendo nel mondo. Il Comune, al contempo, ha anche aderito al Coordinamento Nazionale per la pace e i diritti umani.

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